Caprini barbaricini alla francese
di LUCA URGU
Il successo dell’azienda Mannalita di Oliena: un business dal sapore internazionale «Abbiamo cominciato con due capre in giardino, ora facciamo 35 formaggi diversi»
27 ottobre 2019
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Capaci di esaltare la vista e il gusto. I prodotti dell’azienda Mannalita in pochi anni hanno conquistato una fetta di mercato. Una storia di impresa che somiglia a una favola: l’azienda di Danilo Farina e sua moglie Daria nasce nel 2012 a due passi dalle fonti di Su Gologone, con i primi due capi acquistati per procurare il latte per il consumo della famiglia. Qui Danilo, che aveva alle spalle un’esperienza importante in un’azienda lattiero casearia, ha iniziato a fare i primi formaggi ispirandosi a una tipologia di stile francese. «Nel 2013 ci siamo accorti che si sarebbe potuto fare di una semplice passione un mestiere e abbiamo costituito l’azienda, acquistando un altro piccolo gruppo di capre. Il nome non poteva che essere Mannalita, cioè la capra domestica che veniva allevata in casa per il fabbisogno quotidiano. Nome che aveva per me un significato più profondo: genuinità, rispetto per l’animale, sostenibilità. Pensiamo solo che nel codice barbaricino, il furto di una mannalita era considerato un atto gravissimo, molto più del furto di un intero gregge, punito addirittura con la morte proprio perché si precludeva il sostentamento stesso di una famiglia» dice Danilo Farina.
Il percorso era dunque tracciato: «Oggi produciamo 35 formaggi differenti: freschi, semistagionati, stagionati, formaggi a crosta fiorita e aromatizzati con diverse essenze. Ci dedichiamo anche allo yogurt, la frue e i caprini lattici. Ciò di cui andiamo più fieri sono sicuramente l’Ircano e il Biancospino, entrati da quest’anno nei Pat (prodotti artigianali tipici della Sardegna )» aggiunge. «Attualmente siamo gli unici a produrli. Da quest’anno facciamo anche un semicotto, il Sardesco, per il quale utilizzo una tecnica antica, caglio in pasta e stagionatura superiore ai 4 mesi». Il mercato è un animale bizzoso in continua evoluzione e anche per Mannalita le occasioni di confronto con i consumatori rimangono delle occasioni fondamentali: «Da quando ho deciso di produrre questo tipo di formaggi, ho sempre pensato che il mercato sardo fosse un po’ stretto. Lo dimostra il fatto che il nostro business, se così si può chiamare, si sviluppa prevalentemente nelle zone turistiche e nel periodo estivo, quando nella nostra isola abbiamo la possibilità di far vedere al resto del mondo quello che possiamo fare. I nostri clienti sono professionisti che anche in vacanza non staccano mai. Così serviamo attività di stanza nella penisola di proprietà di persone che ci hanno prima conosciuto in vacanza e successivamente voluto nel proprio locale». Dalle prime due capre all’attuale punto vendita con aperitivo in giardino è il percorso che segna una crescita significativa e svela la volontà di continuare ad investire. «Si è vero, guai fermarsi. Quest’anno abbiamo aperto il punto vendita in azienda e devo dire di essere abbastanza soddisfatto. Da noi è possibile assaggiare i nostri formaggi oppure prendere un aperitivo in giardino. Offriamo sempre un bicchiere di Nepente ai nostri ospiti. Abbiamo organizzato alcune serate a tema e in futuro ho intenzione di potenziare queste attività, che in fondo ci divertono. È un’ottima occasione per incontrare amici e trovarne di nuovi, raccontare il nostro lavoro a chi non lo conosce e tenere informati, chi già ci conosce, delle novità e dei progetti».
Il percorso era dunque tracciato: «Oggi produciamo 35 formaggi differenti: freschi, semistagionati, stagionati, formaggi a crosta fiorita e aromatizzati con diverse essenze. Ci dedichiamo anche allo yogurt, la frue e i caprini lattici. Ciò di cui andiamo più fieri sono sicuramente l’Ircano e il Biancospino, entrati da quest’anno nei Pat (prodotti artigianali tipici della Sardegna )» aggiunge. «Attualmente siamo gli unici a produrli. Da quest’anno facciamo anche un semicotto, il Sardesco, per il quale utilizzo una tecnica antica, caglio in pasta e stagionatura superiore ai 4 mesi». Il mercato è un animale bizzoso in continua evoluzione e anche per Mannalita le occasioni di confronto con i consumatori rimangono delle occasioni fondamentali: «Da quando ho deciso di produrre questo tipo di formaggi, ho sempre pensato che il mercato sardo fosse un po’ stretto. Lo dimostra il fatto che il nostro business, se così si può chiamare, si sviluppa prevalentemente nelle zone turistiche e nel periodo estivo, quando nella nostra isola abbiamo la possibilità di far vedere al resto del mondo quello che possiamo fare. I nostri clienti sono professionisti che anche in vacanza non staccano mai. Così serviamo attività di stanza nella penisola di proprietà di persone che ci hanno prima conosciuto in vacanza e successivamente voluto nel proprio locale». Dalle prime due capre all’attuale punto vendita con aperitivo in giardino è il percorso che segna una crescita significativa e svela la volontà di continuare ad investire. «Si è vero, guai fermarsi. Quest’anno abbiamo aperto il punto vendita in azienda e devo dire di essere abbastanza soddisfatto. Da noi è possibile assaggiare i nostri formaggi oppure prendere un aperitivo in giardino. Offriamo sempre un bicchiere di Nepente ai nostri ospiti. Abbiamo organizzato alcune serate a tema e in futuro ho intenzione di potenziare queste attività, che in fondo ci divertono. È un’ottima occasione per incontrare amici e trovarne di nuovi, raccontare il nostro lavoro a chi non lo conosce e tenere informati, chi già ci conosce, delle novità e dei progetti».