Bulgari Calissoni, il rapimento diventa un docu-crime
“Ti ho visto negli occhi” in prima visione su Rai Play Madre e figlio vittime della stagione crudele dei sequestri
2 MINUTI DI LETTURA
ROMA. Per la prima volta, dopo 37 anni da un sequestro che fece epoca, Giorgio Calissoni – rapito insieme alla madre Anna Bulgari, scomparsa lo scorso maggio – rientra in quella tragica vicenda e ne rivive i giorni di prigionia, ripercorrendo fedelmente uno dei rapimenti più brutali della stagione dei sequestri. La trattativa con i rapitori furono complesse. A seguirle fu la figlia Laura che dall’accento dei rapitori capì che erano sardi. La somma richiesta fu di quattro miliardi di lire. Alla memoria di Anna Bulgari è dedicato il documentario “Ti ho visto negli occhi” su RaiPlay che lei stessa aveva fortemente desiderato, rivelando in modo provvidenziale, prima della sua scomparsa, particolari inediti sul rapimento. Così i 35 giorni della prigionia, riprendono vita grazie ad Anna e grazie ai ricordi di Giorgio, allora diciassettenne, in un docu-crime scritto e ideato da Vania Colasanti per la regia di Andrea Menghini. Nel documentario le testimonianze inedite e il repertorio si fondono per dare vita a una storia piena di colpi di scena, a partire dalla rocambolesca giornata del rapimento nella villa di Aprilia. Poi il drammatico epilogo del taglio dell’orecchio di Giorgio prima del rilascio e la successiva condanna a trent’anni di reclusione per il capobanda Riccardo che nel 2005, dal carcere, invia una lettera a Giorgio.
«Su RaiPlay – sottolinea il direttore Elena Capparelli – si trovano storie del presente e del passato, personaggi e fatti che hanno catalizzato l’attenzione dei media e hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo del nostro Paese. Il rapimento Bulgari Calissoni è stato un fatto di cronaca nera che ha impressionato molto l’opinione pubblica che ancora, a distanza di quasi 40 anni, ne conserva una memoria forte. Attraverso questo docu-crime vogliamo raccontare soprattutto le emozioni, intime e drammatiche, la durezza di quei terribili momenti e la speranza ritrovata, attraverso la testimonianza diretta di chi li ha vissuti in prima persona». Anna Bulgari, scomparsa il 22 maggio scorso all’età di 93 anni, era una donna ironica, moderna, carismatica, coltissima.
Il figlio Giorgio Calissoni, oggi affermato professionista, aveva solo 17 anni quando fu rapito ma sostenne coraggiosamente la madre nei momenti estremi della prigionia.
«Su RaiPlay – sottolinea il direttore Elena Capparelli – si trovano storie del presente e del passato, personaggi e fatti che hanno catalizzato l’attenzione dei media e hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo del nostro Paese. Il rapimento Bulgari Calissoni è stato un fatto di cronaca nera che ha impressionato molto l’opinione pubblica che ancora, a distanza di quasi 40 anni, ne conserva una memoria forte. Attraverso questo docu-crime vogliamo raccontare soprattutto le emozioni, intime e drammatiche, la durezza di quei terribili momenti e la speranza ritrovata, attraverso la testimonianza diretta di chi li ha vissuti in prima persona». Anna Bulgari, scomparsa il 22 maggio scorso all’età di 93 anni, era una donna ironica, moderna, carismatica, coltissima.
Il figlio Giorgio Calissoni, oggi affermato professionista, aveva solo 17 anni quando fu rapito ma sostenne coraggiosamente la madre nei momenti estremi della prigionia.