La Nuova Sardegna

La prosa

Costa, Pivetti, Decaro, Celentano ad Alghero si alza il sipario

Costa, Pivetti, Decaro, Celentano ad Alghero si alza il sipario

Tredici spettacoli tra prosa e danza: il via il 14 dicembre

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Sguardi sulla contemporaneità con la Stagione 2024-2025 di prosa, danza e circo contemporaneo al Teatro Civico di Alghero organizzata dal Cedac. Tredici titoli in cartellone da dicembre ad aprile, tra riletture di classici e testi di autori contemporanei, raffinate coreografie e incursioni nel nouveau cirque, con i grandi protagonisti della scena, da Lella Costa, che propone un’inedita versione dell’ “Otello” dalla parte di Desdemona con la regia di Gabriele Vacis, a Lucia Vasini con Lorenzo Lavia, Paolo Triestino e Carmen Di Marzo ne “Le Gratitudini” dal romanzo di Delphine de Vigan, una pièce poetica sulla riconoscenza e sulla solidarietà umana. Sbarcano sulla Riviera del Corallo anche Rosita Celentano e Attilio Fontana con l’algherese Stefano Artissunch (che firma la regia) ne “L’Illusione Coniugale”, maliziosa commedia di Éric Assous su amore e tradimenti, Enzo Decaro (esponente della nuova comicità napoletana, da La Smorfia con Massimo Troisi e Lello Arena) interpreta il commendator Gervasio Savastano in “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo e Veronica Pivetti ne “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra incarna una moderna Mary Shelley tra (fanta) scienza e ironia, per dimostrare che l’unico vero Frankeste.

Il sipario si apre – sabato 14 dicembre – sugli scatenati Jashgawronsky Brothers con “ToyBoys”, sorprendente saggio di fine anno di una Scuola di Musica dove gli allievi si cimentano con un vastissimo repertorio, dai capolavori dei grandi maestri alle canzoni dei Beatles. .. suonando con dei giocattoli. Una riflessione sull’amore e sul matrimonio – 8 gennaio 21 – con “L’Illusione Coniugale” di Éric Assous: una brillante e maliziosa commedia sulle umane passioni con la regia di Stefano Artissunch, anche protagonista insieme con Rosita Celentano e Attilio Fontana. Una tragedia elisabettiana riletta con sensibilità contemporanea – 17 gennaio – con “Otello / di precise parole si vive”, con Lella Costa per la regia di Gabriele Vacis. Ironia in scena – 24 gennaio – con “Campanilismi”, uno spettacolo di Elio Turno Arthemalle liberamente tratto da “Il povero Piero” di Achille Campanile. Storie di ordinaria precarietà nel terzo millennio – 31 gennaio – con “Bidibibodibiboo”, uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesco Alberici. Focus sulla danza contemporanea – 6 febbraio – con “Dalla A alla Z”, originale co-produzione di Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza con coreografie di Mauro Astolfi e Roberto Zappalà. Un poetico e commovente inno alla vita – 20 febbraio – con “Le Gratitudini”, dal romanzo di Delphine de Vigan, con adattamento e regia di Paolo Triestino, con Lucia Vasini. Tra mito e attualità – 13 marzo – con “Andromaca” da Euripide. Una struggente e poetica narrazione sulla tragedia della Shoah – 23 marzo – con “Kinder-Traum Seminar” (Seminario sui bambini in sogno), firmato da Enzo Moscato con Cristina Donadio, Vincenza Modica e Giuseppe Affinito. Un vivido affresco della società – 30 marzo – con “Non è vero ma ci credo”, esilarante commedia di Peppino De Filippo con Enzo Decaro. Viaggio nell’universo femminile tra scienza e ironia – 6 aprile – con “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra con Veronica Pivetti. Un classico del Novecento – 10 aprile – con “Enrico IV / una commedia” nell’adattamento di Fabrizio Sinisi. Focus sul rapporto con le nuove tecnologie e l’avvento dell’intelligenza artificiale – 14 aprile – con “K.I.nd of Human” dell’arcis_collective, con direzione artistica e coreografie di Roberta Pisu, nell’interpretazione di Fabio Calvisi, Vittoria Franchina, Elisabet Morera Nadal e Cristian Cucco.

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