La Nuova Sardegna

L’intervista

Serra Yilmaz: «Con Ozpetek è stato subito feeling, dopo tanto cinema ora mi dirige a teatro»

di Alessandro Pirina
Serra Yilmaz: «Con Ozpetek è stato subito feeling, dopo tanto cinema ora mi dirige a teatro»

L’attrice turca sui palcoscenici di Cagliari e Sassari con “Magnifica presenza”

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Siamo abituati ad ammirare la sua magnifica presenza al cinema, in particolare nei film di Ferzan Ozpetek, grazie al quale si è fatta conoscere anche in Italia. Ora Serra Yilmaz, sempre diretta dal regista turco ormai italianissimo, sbarca a teatro, o meglio ritorna, visto che la sua carriera è un continuo alternarsi tra set e palcoscenici. L’attrice turca è la protagonista, insieme a Tosca D’Aquino ed Erik Tonelli, di “Magnifica presenza”, adattamento scenico di uno dei grandi successi cinematografici di Ozpetek.

Lo spettacolo, inserito nel cartellone della grande prosa del Cedac, sarà in scena al Teatro Massimo di Cagliari dal 19 al 23 febbraio, mentre lunedì 24 sarà al Comunale di Sassari.

Per la prima volta diretta da Ozpetek a teatro: differenze con il regista cinematografico?

«No, non è che ci sia questa grande differenza. Quando si gira un film si crea una specie di microcosmo in cui si entra il primo giorno e si esce solo quando finiscono le riprese. A teatro questo microcosmo non esiste, ognuno rimane nel suo mondo e si presenta alle prove ogni giorno. Però per questo spettacolo abbiamo fatto un lunghissimo lavoro a tavola, ci siamo alzati abbastanza tardi. Gli ultimi 10 giorni sono stati intensissimi: abbiamo lavorato, lavorato, lavorato per arrivare alla prima. Nel film un po’ di ritardo ci può stare, a teatro no. Ma ormai sono due anni che lavoriamo insieme e siamo abbastanza rodati».

Ora finalmente in Sardegna.

«Sono felicissima di tornare al Teatro Massimo, dove avevo già portato il Don Chisciotte. Ormai a Cagliari ho le mie abitudini, i posti che amo, gli amici che ritrovo. Sono sempre felice di tornare. Mi piace l’idea che sia un’isola, mi piacciono i sardi, sento una particolare affinità. Sarà forse perché nel vostro dna ci sono origini anatoliche...».

Magnifica presenza: come descrive questo spettacolo?

«Parla dell’invisibile facendoci capire cose del visibile. È uno spettacolo divertente, leggero, non privo di riflessioni serie».

Il suo personaggio?

«È il capocomico di questa compagnia che è rimasta incastrata in questo spazio. Lei è più cosciente degli altri, ha capito che non sono più vivi».

Ricorda il suo primo incontro con Ozpetek?

«Eravamo al festival di Strasburgo, lui doveva presentare “Il bagno turco”. Ci siamo visti per 24 ore. Quando io incontro un regista non sono capace di trattarlo come regista: o mi piace o non mi piace. Con lui ho riso tantissimo e si è creato subito quel legame ancora molto forte. Quando ci vediamo ridiamo tanto facendo riflessioni assurde».

L’Italia però è arrivata molto prima nella sua vita.

«Dagli 11 anni avevo un legame forte con una famiglia franco-italiana che mi portò a Firenze. Con loro parlavo francese, ma a forza di stare insieme ho imparato l’italiano. Poi nel 2017 sono venuta a vivere qui».

Cosa non le piace dell’Italia?

«Quando uno sceglie di venire in Italia deve essere consapevole che è un Paese molto lento e non deve farsi saltare i nervi. Questa è la prima cosa che mi ha scioccata, se non la vivi non ci credi. Per una voltura del gas e dell’elettricità ci sono volute tre settimane, a Istanbul si fa tutto on line in un giorno. Ma ho scelto di vivere qui e quindi accetto anche questo con filosofia. Altrimenti divento la francese che si lamenta di tutto... E poi l’Italia dovrebbe conservare meglio il suo patrimonio culturale e architettonico, troppe cose neglette. Io comunque ho scelto di vivere a Firenze, dove la qualità della vita è migliore di Roma».

Essere definita la musa di Ozpetek non le piace.

«No, una può esserlo una volta, non tre, quattro...».

In molti si sono stupiti che non fosse tra le tante protagoniste di “Diamanti”.

«Non è una domanda che va rivolta a me, ma al regista».

Le è piaciuto “Diamanti”?

«Sì, certo».

Dal 27 febbraio, intanto, sarà al cinema con “Amiche mai”, lei e Angela Finocchiaro dirette da Maurizio Nichetti.

«Lui è una persona adorabile. Anche con Angela è andato tutto liscio: ci siamo trovate benissimo. Sono davvero molto emozionata per questo film».

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