Notte degli Oscar 2025, la Sardegna fa il tifo per Fernanda Torres
L’attrice brasiliana con avi di Bonarcado e Teulada è candidata per la parte in “Io sono ancora qui”
Nella lunga storia degli Oscar, si sa, non mancano assegnazioni di premi che hanno fatto discutere. Tra le edizioni più controverse va ricordata sicuramente quella del 1999 con il trionfo del dimenticabile “Shakespeare in Love” e il riconoscimento come miglior attrice alla sua protagonista Gwyneth Paltrow. Nella cinquina delle interpreti in nomination c’era allora anche Fernanda Montenegro, prima sudamericana a essere candidata nella categoria, che per la magistrale prova offerta in “Central do Brasil” di Walter Salles secondo molti avrebbe meritato ampiamente la statuetta. Ventisei anni dopo la figlia Fernanda Torres potrebbe in qualche modo regolare i conti per l’ingiustizia subita dalla madre portando a casa l’Oscar per la sua straordinaria performance in “Io sono ancora qui” diretto dallo stesso regista.
Già vincitrice del Golden Globe, cosa che fa sperare anche in vista della cerimonia per l’attribuzione della statuetta più ambita, l’attrice ha origine sarde per via dei bisnonni materni che a fine Ottocento avevano lasciato l’isola per trasferirsi in Brasile. I nonni, quindi, di Fernanda Montenegro che nell’autobiografia pubblicata nel 2019 con il titolo “Prólogo, ato, epílogo” (inedita in Italia) dedica uno bello spazio ai parenti emigrati dalla Sardegna: Maria Francesca Pinna, di Bonarcado, e Pietro Nieddu, di Teulada. Con le loro famiglie facevano parte di un gruppo di italiani arrivati nel 1897 nella regione del Minas Gerais per lavorare nelle piantagioni di caffè.
Lì si conoscono i nonni che poi diventano moglie e marito. Si spostano in seguito a Rio dove nasce Carmen che, dalla relazione con Victorino Pinheiro da Silva, a sua volta figlio di immigrati portoghesi, nel 1929 darà alla luce Fernanda il cui vero nome è Arlette, scelto dalla madre che ammirava l’attrice francese Arlette Marchal. Un segno del destino per lei che diventerà una stella della recitazione in Brasile. Senza mai dimenticare le origini sarde. Nel 2008 è stata in veste ufficiale a Bonarcado, con tanto di cerimonia di ricevimento guidata dal sindaco, che aveva visitato la prima volta nel 1974 durante un viaggio con la famiglia in Europa e tappa anche nell’isola: volo per Cagliari, autobus sino a Oristano e da lì in macchina con un autista sino a Bonarcado per vedere la casa che era stata dei nonni. Commovente il ricordo nel libro dell’amata nonna Maria Francesca così come quello del nonno Pietro che agli inizi del secolo aveva lavorato come artigiano-operaio alla costruzione del Teatro Municipale di Rio dove Fernanda Montenegro ritirerà nel 1966 uno dei suoi primi riconoscimenti dedicandoglielo.
Di premi ne sa qualcosa anche la figlia Fernanda Torres che ha seguito le orme della madre diventando un’apprezzata attrice, vincendo nel 1986 quando aveva solo 20 anni il premio per la miglior interpretazione al festival di Cannes come protagonista del film “Eu si que vou te amar”. Ora va a caccia dell’Oscar, giocandosi il premio con Demi Moore, Karla Sofìa Gascòn, Mikey Madison e Cynthia Erivo. Nel film “Io sono ancora qui”, ambientato nel 1971, ricopre il ruolo di Eunice, moglie dell’ingegnere Rubens Pavia, deputato laburista prima del colpo di Stato dei militari avvenuto 7 anni prima. Un giorno entrambi vengono arrestati per un interrogatorio: lei dopo un periodo di isolamento viene rilasciata, lui invece non fa ritorno a casa. Eunice comincia allora la sua battaglia per conoscere la verità, cercando allo stesso tempo di mantenere unita la propria famiglia con le sue quattro figlie e l’unico maschio Marcelo che sulla scomparsa del padre ha scritto nel 2015 il libro di memorie “Sono ancora qui”, pubblicato ora in Italia dalla casa editrice La Nuova Frontiera, su cui si basa il film di Salles. Una storia vera sul dramma dei desaparecidos dal punto di vista di chi è rimasto, attraverso l’esperienza di una donna e madre interpretata da Fernanda Torres che nel finale lascia spazio a Fernanda Montenegro chiamata a vestire i panni del personaggio di Eunice quando il racconto si sposta nel 2014 ed è ormai anziana.