La Nuova Sardegna

Ulassai

L’arte di Miró incontra Maria Lai, in mostra 70 opere tra grafiche, dipinti e arazzi

L’arte di Miró incontra Maria Lai, in mostra 70 opere tra grafiche, dipinti e arazzi

In evidenza le affinità e le differenze nelle tecniche e nei materiali utilizzati dai due artisti

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Un dialogo inedito tra l’artista barcelloneta Joan Miró, maestro del Surrealismo, e l’ogliastrina Maria Lai di Ulassai, artista che ha intrecciato arte, memoria e identità in un linguaggio visivo profondamente originale. Da oggi al 29 giugno, il Camuc e la Stazione dell’Arte di Ulassai ospiteranno la mostra Mirò incontra Maria Lai. L’esposizione presenta oltre 70 opere tra grafiche, dipinti, libri, arazzi e pezzi unici dalla Fundació de Arte Serra di Palma de Mallorca. La mostra mette in evidenza anche le affinità e le differenze nelle tecniche e nei materiali utilizzati dai due artisti. Miró esplora con audacia l’uso del colore, creando composizioni di straordinaria potenza visiva attraverso le sue litografie, gouache e tecniche miste. La forza dirompente dei suoi colori e la sua astrazione poetica si contrappongono al segno essenziale, rigoroso e geometrico di Maria Lai, che trasforma filati e tessuti in opere narrative di grande intensità. Entrambi gli artisti, affascinati dai saperi artigianali tradizionali, hanno saputo elevare tecniche secolari a forme d’arte contemporanea, dimostrando come l’artigianato possa diventare un potente strumento di espressione artistica.

La mostra curata da Lola Durán Úcar e Marco Peri, si concentra sulle dimensioni poetiche e immaginative del lavoro di entrambi gli artisti. Miró costruisce universi di segni e colori, trasformando la realtà in costellazioni simboliche, mentre Maria Lai cuce storie e relazioni attraverso trame di memoria e materia. Entrambi gli artisti hanno radici in un’isola mediterranea: Miró ha sempre avuto un legame speciale con Maiorca, mentre Maria Lai con la Sardegna. Questi luoghi hanno plasmato il loro immaginario, pur spingendoli a cercare nuovi orizzonti. Miró ha vissuto a Parigi nel cuore delle avanguardie novecentesche, mentre Maria Lai ha trascorso periodi significativi a Roma e Venezia. Tuttavia, entrambi hanno scelto di trascorrere la parte più matura del loro percorso espressivo nei territori delle loro isole d’origine, trovando in essi una fonte inesauribile di ispirazione. Attraverso una selezione di oltre 70 opere – tra grafiche, dipinti, libri, arazzi e pezzi unici della Fundació de Arte Serra di Palma de Mallorca – l’universo immaginifico di Miró dialoga con le opere tessili, i libri d’artista e i disegni che Maria Lai ha donato alla sua comunità nella Stazione dell’Arte di Ulassai. Il percorso espositivo rivela sorprendenti affinità espressive e interessi condivisi tra due artisti apparentemente lontani, ma uniti da connessioni immaginative e risonanze concettuali.

«Il percorso vuole suggerire fili invisibili, affinità espressive e interessi comuni tra Joan Miró e Maria Lai – racconta il curatore Marco Peri –. Sarà lo sguardo del pubblico a tessere connessioni immaginative e a scoprire risonanze concettuali tra i due. La prima sala della mostra presenta un manifesto poetico dei due artisti: saranno esposti due arazzi che testimoniano mondi che si osservano e si rispecchiano. Affascinati dai saperi artigianali, Miró e Maria Lai trasformano il disegno in manufatti tessili, da un lato, la forza dirompente del colore e l’astrazione poetica di Miró; dall’altro, il segno essenziale, rigoroso e geometrico di Maria Lai. Miró trae ispirazione dal sogno e dall’improvvisazione, mentre Lai affonda le radici nelle visioni e nelle storie della sua terra. La loro arte si muove tra affinità e divergenze, in un gioco sorprendente di rimandi e suggestioni». La poesia è un elemento fondante per entrambi. Il ritmo poetico attraversa le forme sciolte ed evocative di Miró, così come le narrazioni simboliche e profonde dei racconti tessili di Lai. Maria Lai ha sviluppato la sua sensibilità poetica grazie all’insegnamento di Salvatore Cambosu, che la esortava a leggere la poesia senza preoccuparsi della comprensione razionale, ma lasciandosi trasportare dal ritmo. La poesia è stata per lei uno spazio di riflessione e di gioco, un rifugio interiore e una chiave per comprendere il mondo. Per il pubblico generico sono previste tutti i giorni visite guidate incluse nel biglietto d’ingresso, nei seguenti orari: 9:30-11,14:30 -16.

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