La Nuova Sardegna

C.sinistra: Fratoianni, 'Renzi esca da giunte di destra, no veti ma serietà'

03 settembre 2024
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Roma, 3 set. (Adnkronos) - "Nel centrosinistra noi non facciamo distinguo, però sono due mesi che in questo Paese l’informazione e anche una parte della politica è inchiodata dal dibattito su Matteo Renzi, e allora vorrei che provassimo a mettere un punto. E poiché per anni io ho avuto oltre allo stigma di ‘quello della patrimoniale’ anche lo stigma di quello iper radicale o che non si mette mai d’accordo, adesso sono diventato il più unitario del mondo, lasciatemelo dire". Così Nicola Fratoianni alla festa nazionale de L'Unità a Reggio Emilia. "Noi di Alleanza Verdi Sinistra siamo non unitari, di più. E nel 2022, tutti si ricorderanno, fino all’ultimo minuto abbiamo ripetuto a tutti ‘ripensateci’ ‘ripensateci’ ‘ripensateci’, ‘costruiamo l’unità’. E abbiamo continuato a ripeterlo anche dopo quelle elezioni politiche, in ogni passaggio elettorale, abbiamo lavorato sempre per costruire l’unità. Adesso però, io penso che la politica è una cosa seria, non è un’altalena, e non è neanche una partita di calcio, sopratutto se è una partita di calcio per beneficenza". "Adesso io aspetto la conferenza stampa in cui Matteo Renzi annuncia l’uscita dalla giunta del sindaco Bucci di Genova, in cui annuncia l’uscita dalla giunta della Regione Basilicata guidata da Bardi, e in cui magari annuncia anche di aver un poco ripensato sul Nuovo Rinascimento dell’Arabia Saudita. Perché altrimenti la discussione non è una discussione seria". "Guardate qui non si tratta di mettere i veti, si tratta - prosegue il leader di SI - di farci entrare nella testa che in un Paese nel quale , come ci ricordava poco fa da questo palco don Ciotti, ci sono molti milioni di italiani che non votano più, e se vogliamo battere questa destra occorre innanzitutto restituire una speranza. E per restituire un speranza occorre costruire una proposta che abbia una credibilità". Perché "se tu in nome della sinistra vai al governo del Paese e cominci a togliere le tutele al lavoro, e cominci ad aprire la porta alla privatizzazione della sanità o sui migranti dici le cose che direbbe la destra di questo Paese, poi alla fine la destra originale arriva e vince a man bassa, non c’è storia". "Allora io la dico chiara: io voglio una proposta politica in grado di rianimare una speranza". Sottolinea Fratoianni a proposito del 'peso' dei consensi: "L’ultimo sondaggio de La7 dice che M5S e Avs insieme fanno il 18%. Va bene?" ma "io non penso che sia utile fare una discussione così, penso che sia più utile per noi e soprattutto per i cittadini discutere di quale Paese vogliamo, se vogliamo un Paese in grado di cambiare passo allora vogliamo un Paese in grado di sconfiggere l destra non solo nel giorno delle elezioni ma in quella pancia profonda in cui la destra peggiore in questi anni ha ricostruito radicamento, credibilità, ha portato via pezzi che per tanto, tanto tempo non ci avrebbero mai pensato a votare a destra e che a un certo punto l’hanno fatto perché non vedevano più la differenza. Ecco io penso - conclude Fratoianni - che sia tornato il momento di rendere chiare le differenze, non sono veti: sono idee, sono proposte, sono un’idea del Paese che forse è arrivato il momento di costruire2.
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