Siri: gip Milano archivia, 'sfruttò sua posizione, ma nessun reato'
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Milano, 31 gen. (Adnkronos) - Armando Siri, l'ex senatore ed ex sottosegretario e direttore della Scuola di formazione politica della Lega, è stato archiviato dalla gip di Milano Sonia Mancini - così come chiesto dalla procura - dalle accuse di finanziamento illecito ai partiti e presentazione di dichiarazione infedele perché seppur abbia "sfruttato la sua personale posizione di potere per accedere a questi finanziamenti", queste operazioni non hanno nessun rilievo penale. Si chiude così, per tutti gli indagati, il caso scoppiato nell'agosto del 2019. Al centro del procedimento due presunti casi di finanziamento illecito: il primo relativo a due mutui (uno da 750mila euro e l'altro da 600mila euro) concessi dalla Banca Commerciale Agricola di San Marino tra l'ottobre 2018 e l'aprile del 2019, l'altro relativo a un prestito da 220mila euro che Siri aveva ottenuto dalla società Npl Opportunities nel giugno 2018. La ricostruzione delle operazioni "non è suscettibile di smentita - essendo stato ampiamente provato che i finanziamenti in oggetto fossero destinati al senatore Siri, vuoi per consentirgli di acquistare degli immobili da ristrutturare e mettere a reddito (operazione San Marino), vuoi per pagare le sue importanti pendenze tributarie (operazione Lussemburgo)" scrive la giudice. Altrettanto "evidente" è che Siri abbia "implicitamente o esplicitamente, poco importa, - sfruttato la sua personale posizione di potere per accedere a questi finanziamenti, concessi a lui e a un suo amico - contrariamente a quanto accade per i comuni cittadini, al di fuori di qualsiasi logica di mercato ed è, altresì, chiaro che l'aspettativa sottesa da parte degli istituti di credito eroganti (fondata o meno, anche questo poco importa) fosse quella di accaparrarsi un cliente politicamente inserito e potenzialmente 'riconoscente'" si legge nel provvedimento che dispone l'archiviazione. "Per quanto non edificanti da un punto di vista etico", si deve evidenziare come queste operazioni "non abbiano alcun rilievo penale". Gli stessi atti di indagine "hanno consentito di escludere l'ipotesi iniziale, ovvero che detti finanziamenti fossero, in qualche modo, destinati a sovvenzionare il partito politico di appartenenza, la Lega. In particolare, non vi sono prove, che anche solo parte di questa provvista sia mai confluita nella 'Associazione spazio pin, onlus' che pur pareva aver organizzato, in passato, attività di formazione finalizzata alla propaganda leghista. Manca, in definitiva, la prova che Siri abbia agito, oltre che per favorire sè stesso (ed il suo amico), anche al di fine di agevolare il partito". Mancando l'elemento oggettivo fondante le fattispecie dei reati "non è ravvisabile una ragionevole previsione di condanna, né per lui né per gli altri indagati" conclude la giudice Sonia Mancini.