Confagricoltura lancia l'allarme: «I costi sul trasporto marittimo delle merci sono in continuo aumento»
Cagliari Il 2025 si apre nel peggiore dei modi per tutto il mondo delle imprese agricole regionale che deve operare con il trasporto marittimo delle merci, da e per la Sardegna, a causa di un forte aumento dei costi di traversata stimato sopra le due cifre percentuali e dal peso di decine di milioni di euro. L’allarme lo ha lanciato oggi 27 gennaio Confagricoltura Sardegna durante una conferenza stampa convocata a Cagliari con i vertici dell’organizzazione di categoria e alcuni rappresentanti del sistema produttivo isolano. Alla base dell’impennata dei prezzi c’è la tassa ETS (Emission Trading Sistem) imposta dall’Unione europea alle compagnie marittime che non si sono adeguate, secondo quanto normato da Bruxelles nel 2003 e aggiornato nel 2023, alle politiche di contenimento sulle emissioni di gas inquinanti da CO2. La nuova tassa ha di fatto creato una fluttuazione dei prezzi a cascata: prima sui biglietti per le aziende del trasporto su gomma e poi sui prezzi di vendita dei beni agroalimentari per le imprese che producono e trasformano in Sardegna, verso i mercati d’oltre Tirreno. Un rialzo doppio, sia in entrata e sia in uscita, che rende il gap dell’insularità ancora più difficile da superare per il fragile sistema del mondo delle campagne.