Disturbi alimentari: le chiamano devianze giovanili, ma è sofferenza
La protesta degli studenti ha convinto il governo a stanziare di nuovo i fondi per questi problemi purtroppo sempre più diffusi tra giovani e giovanissimi
Devianze giovanili, è questo il termine che è stato utilizzato per definire fenomeni che ogni anno portano alla scomparsa di ragazzi e ragazze di ogni età.
In seguito alla proposta di tagliare i fondi per la cura dei disturbi alimentari e sociali, problemi come l’anoressia, l’obesità e il bullismo sono stati etichettati come “capricci adolescenziali”.
Le problematiche che partono dalla psiche vengono completamente offuscate da un qualsiasi tipo di problema fisico. Se ti sloghi una caviglia o ti ritrovi con un unghia incarnita le persone comprendono il tuo dolore e cercano un modo per aiutarti offrendoti appoggio e collaborazione..
Al contrario se dichiari di non vederti bene allo specchio e di sentirti messo da parte, come uniche risposte ricevi risate e atteggiamenti di sufficienza. Nonostante ci troviamo nel 2024 le difficoltà relative alla psicologia umana vengono considerate irrilevanti e perciò non vengono trattate con la dovuta importanza. L’apertura di centri specializzati ha dato vita a nuovi posti di lavoro e ha portato ad una diminuzione delle situazioni critiche fra gli adolescenti.
Ogni anno infatti milioni di ragazzi a partire dai 12 anni cominciano a soffrire a causa del bullismo o per disturbi di tipo alimentare, situazioni che spesso li portano a profondi stati di depressione. In seguito alla protesta da parte dei giovani il governo ha deciso di rifinanziare il fondo per la lotta contro questi disturbi anche se con unadotazione nettamente minore rispetto a quella stanziata nel 2022.
In seguito alla riassegnazione dei fondi sono anche state individuate nuove prestazioni alla quale si potrà accedere in maniera gratuita, fatto che si spera contribuirà al controllo sulla diffusione dei vari disturbi alimentari e sociali tra i giovani.
(Ilaria è una studentessa del liceo Scientifico Spano di Sassari)