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Stop ai giocattoli di genere

di Camilla Volonterio*

Gli stereotipi imposti dalla prima infanzia

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Almeno una volta nella vita è capitato a tutti di sentire o di sentirsi dire delle frasi come: «le donne devono occuparsi delle faccende domestiche», oppure «l’uomo deve lavorare e la donna deve badare ai figli e alla casa» o anche «le donne sono più fragili rispetto agli uomini».Questi sono degli stereotipi di genere: idee preconcette secondo cui a maschi e femmine sono attribuite caratteristiche e ruoli determinati dal genere. Questo “insegnamento” affonda le radici in tradizioni culturali e sociali e fin dall’infanzia siamo educati a seguire dei modelli: i maschi devono giocare con determinati giocattoli come le macchinine oppure con giocattoli che simulano mestieri, per esempio set di costruzioni tecniche. Si può anche notare come questi assumano colori attribuiti alla figura maschile, i classici sono il blu e il verde. Le femmine invece devono giocare con le bambole e i giochi simulano mestieri attribuiti alle donne, come la cucina in miniatura, la maestra, il set di pulizie che non per caso sono di colore rosa.Dunque fin da piccoli siamo messi davanti a una distinzione che percorrerà tutta la nostra vita.

Ma come si può risolvere questo problema? E’fondamentale promuovere un’educazione all’uguaglianza e alla libertà di scelta. È importante sensibilizzare le persone fin da bambini, educandole a una visione non binaria dei ruoli. È anche fondamentale garantire pari opportunità nel lavoro, nell’educazione e in famiglia solo così si potrà eliminare ogni tipo di disparità

*Camilla studia al liceo Spano di Sassari
 

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