Medicina: via il test a crocette, ma il “semestre filtro” lascia tutte le incognite per gli aspiranti dottori
Scompare la prova, ma resta il numero chiuso
Il 18 febbraio 2025 è stato approvato il disegno di legge (DL 2149), che cambierà le modalità di accesso alla facoltà di Medicina.
Niente più test a crocette, come promesso dal Governo, ma un semestre filtro che permetterà di formare una graduatoria con gli ammessi ai corsi di studio. Il test dunque scomparirà, ma il numero chiuso resterà.
A questo punto ci si interroga sulle modalità di formazione della graduatoria nazionale e sui corsi che gli aspiranti camici bianchi dovranno seguire per essere ammessi al secondo semestre.
L’ Associazione Nazionale Docenti Universitari contesta il nuovo sistema definendolo «un massacro formativo ed economico». Tante incognite accompagnano i futuri studenti che potranno avere la certezza di potersi iscrivere solo dopo che al Ministero avranno deliberato come calcolare il punteggio per l’ammissione. Gli esperti stanno valutando anche l’ipotesi di utilizzare un coefficiente equalizzatore che permetterebbe di comparare i voti degli esami nelle diverse università.
Tanti rettori, e non solo, si mostrano però perplessi sulla possibilità di attuare la riforma quest’anno accademico. L’apprensione riguarda soprattutto la qualità della formazione: le risorse sono poche, i tempi stretti e le proposte non condivise.
Le parole della ministra Bernini »La mia stella polare è il diritto allo studio, formare studenti e studentesse sulla base dei loro talenti e obiettivi» non sembrano trovare riscontro in questa riforma. L’80% dei ragazzi non potrà proseguire gli studi di Medicina non perché non meritevoli, ma perché meno meritevoli degli altri.
Senza trascurare il fatto che quando si parla di “meritocrazia” questa può cambiare da ateneo ad ateneo.
La magra consolazione della riforma riguarda la possibilità per coloro che non riusciranno a superare il punteggio previsto per gli esami dei primi sei mesi, di sfruttare i crediti acquisiti per iscriversi ad altri corsi universitari attinenti.
*Giorgia frequenta il liceo Convitto nazionale Canopoleno di Sassari