La Nuova Sardegna

ALGHERO. «Mario Bruno è un innamorato deluso, ha corteggiato una donna, ha ricevuto un secco no e ora ne parla male». Il segretario cittadino del Pd, Mario Salis, risponde per le rime al sindaco di Alghero. Due giorni fa, durante una conferenza stampa, Bruno aveva detto in sostanza che la sua lista civica ha preso il posto del Pd e che gli altri livelli del partito si devono fare carico della situazione. «Il sindaco vive in una realtà virtuale», commenta Salis. «Il Pd è fatto di tesserati e di iscritti, lui non fa parte né degli uni né degli altri – dice – due anni fa si è candidato contro il partito, la cui lista aveva l’approvazione della segreteria nazionale». Il segretario rivendica «il rispetto alle regole democratiche interne al partito, mentre lui persegue vecchie logiche politiche, si vanta delle proprie conoscenze a livello personale, svilendo l’esistenza di regole che garantiscono tutti, anche chi non conosce nessuno». Sull’ipotesi che il sindaco invitasse il Pd sardo a riaprire il dialogo per un’alleanza in città, «abbiamo cercato un accordo e abbiamo messo al centro del confronto il progetto amministrativo, dicendo che poi avremmo parlato della sua struttura – dice – ci siamo fermati al primo step perché l’amministrazione ha proseguito per la sua strada anche in ambiti in cui chiedevamo un cambio di direzione». L’ultima accusa di Bruno riguarda l’inazione del Pd. «Forse dimentica le numerose iniziative degli ultimi mesi su temi fondamentali come puc, sanità, agro e turismo, tanto per citarne alcuni – conclude Mario Salis – eppure c’era anche lui». (g.m.s.)