Famiglia in barca soccorsa a venti miglia dalla costa
La “Cachorro” di 12 metri non era più governabile a causa di un’avaria al motore I diportisti (a bordo anche un bambino) portati in salvo dallo staff di Aquatica
ALGHERO. Si è conclusa con un lieto fine la drammatica avventura notturna di una famiglia di diportisti spagnoli, con i quali si trovava anche un bimbo in tenera età, che, proveniente dalle Isole Baleari, è stata costretta a lanciare la richiesta di soccorso in mare quando si trovavano a una ventina di miglia da Alghero. Improvvisamente il motore della loro imbarcazione, una barca a vela di 12 metri, è andato in avaria e a niente sono valsi i tentativi di riavviarlo. La “Cachorro”, il nome della barca, si è improvvisamente trovata di notte in balia di un vento di maestrale piuttosto robusto che produceva onde lunghe alte oltre due metri e a affrontare il rischio di un vero e proprio naufragio sulle coste della Sardegna Nord Occidentale. I diportisti spagnoli hanno quindi lanciato l’allarme e informato della loro situazione la società di servizi nautici delle Baleari che, a sua volta, ha contattato la base di Aquatica nel porto di Alghero, riferimento di ordine tecnico ormai consolidato nel bacino del Mediterraneo.
In accordo con la Capitaneria di Porto dai pontili di Aquatica si è mosso Fabrizio Goldoni, uno degli addetti della base algherese, che a bordo di un potente gommone ha subito fatto rotta a tutta forza verso l'imbarcazione spagnola. Un intervento piuttosto impegnativo, anche perché avvenuto durante la notte, che si risolveva quando il gommone di Aquatica raggiungeva la coppia di spagnoli, con la quale era peraltro in costante contatto via radio, decisamente preoccupati ma finalmente sereni per l’arrivo dei soccorsi.
Verificate che le condizioni di salute dei diportisti e del loro piccolo erano buone, Fabrizio Goldoni ha legato la Cachorro a una cima ed è quindi cominciato il rientro verso il porto di Alghero conclusosi poco dopo la mezzanotte di lunedì. L'imbarcazione è stata ormeggiata alla banchina Sanità e ieri si è proceduto alla riparazione dell’avaria che aveva bloccato il motore e allo svolgimento delle procedure burocratiche relativamente all’incidente in mare. A parte lo spavento, soprattutto per la presenza del bambino, per la coppia spagnola si è trattato di una avventura a lieto fine che ricorderanno, come non potranno dimenticare la professionalità e l’immediatezza dell'intervento da parte dello staff di servizio di Aquatica.