Cadavere senza testa in spiaggia, era un uomo: tutte le ipotesi
Il corpo saponificato ritrovato è stato trasferito all’ospedale di Oristano. Era in acqua da tantissimo tempo
Bosa È stato trasferito nella camera mortuaria dell’ospedale di Oristano per la perizia e tutti gli accertamenti necessari, il corpo saponificato recuperato ieri, 18 aprile, nella zona di S’Abba drucche. Il corpo, probabilmente di un uomo, era stato avvistato nel pomeriggio di venerdì 18 aprile 2025 da una turista che passeggiava sul litorale di Bosa, qualche chilometro a nord ovest della città, negli scogli a 200 metri da S’Abba drucche, nella piccola baia di Cumpoltittu.
Sul posto sono intervenuti i militari della Guardia costiera al comando del tenente di vascello Alessandra Gabrini ed i carabinieri della locale stazione, coordinati dal luogotenente Luca Gabelloni. Allertata anche la Croce rossa italiana per un eventuale recupero dal mare. Il corpo, probabilmente trascinato dalla corrente a riva dopo la forte mareggiata di maestrale che ha imperversato nelle scorse ore, è stato avvistato da una turista straniera che passeggiava in quella zona del litorale con il suo cane. La donna ha immediatamente dato l’allarme e sono scattate le ricerche nella zona indicata. Poco a nord rispetto a S’Abba drucche, in prossimità di una serie di scogli dal colore rossastro, è stato rinvenuto il cadavere.
Potrebbe trattarsi di un migrante morto in mare, anche se tutte le ipotesi restano aperte. Il corpo era parzialmente privo del cranio e si presentava in uno stato tale da far supporre che fosse in acqua da lungo tempo. Il magistrato di turno, dopo i rilievi sul posto, ha autorizzato la rimozione, avvenuta in serata. Il corpo era stato trasferito in un primo momento nella camera mortuaria del cimitero di Bosa, in attesa di essere poi trasferito a Oristano.
Le indagini sono affidate ai carabinieri. Nel gennaio del 2016 non lontano dalla zona di S’Abba drucche, sempre dopo una tempesta di maestrale, avvenne un ritrovamento analogo. Un corpo saponificato venne rinvenuto allora tra le rocce nella zona di Tentizos, più a nord rispetto al luogo dell’attuale ritrovamento.