Carbonia, poliziotta imprigionata nell'ascensore del commissariato
Per liberare l'agente sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Disagi crescenti all'interno della struttura
CARBONIA. Più che un commissariato di polizia, un pericolosissimo cantiere di lavoro, aperto da lungo tempo e mai chiuso. Con tutti i conseguenti disagi per il personale e anche per i rischi a cui vanno incontro. Ieri mattina una poliziotta è rimasta chiusa nel obsoleto ascensore, la ditta che ne curava la manutenzione si è rifiutata di intervenire perché l’appalto è scaduto e non è stato ancora rinnovato. È stato così necessario rivolgersi ai vigili del fuoco per liberare la poliziotta. L’accaduto è stato denunciato dal segretario provinciale del Sap, Luca Agati, in una nota inviata al questore di Cagliari paolo Rossi, e in una successiva nota stampa.
«Un posto dimenticato da Dio e dagli uomini – scrive Luca Agati -, lontano dalle attenzioni del palazzo, una condiziona assolutamente inaccettabile». Nell’edificio di via Ala Italiana convivono il commissariato e la polizia stradale, che devono muoversi fra macerie e vecchi arredi dismessi, aperture nella pavimentazione coperte a tratti da lastre di metallo.
«Le condizioni logistiche sono al limite del praticabile – dice il segretario provinciale del Sap -, rendendo la struttura pericolosa sia per i poliziotti che per le persone che si recano in commissariato per il disbrigo di atti d’ufficio. Abbiamo scritto al questore di Cagliari, da cui di-pende la sede di polizia di stato di Carbonia e al ministero dell’Interno perché restituiscano dignità ai poliziotti che ci lavorano, permettendo loro di lavorare in luoghi sicuri a norma di legge». (luciano onnis)