Una sfida a chi beveva di più, poi la rissa e la coltellata assassina: così è morto Luca Mameli, il suo presunto omicida è stato arrestato
Un allevatore di 22 anni residente a Flumini di Quartu è stato subito il principale sospettato assieme al fratello, poi le porte del carcere si sono aperte solo per lui
Cagliari È in carcere a Uta il presunto assassino del trentacinquenne di Capoterra Luca Mameli. Nella notte la Squadra Mobile, diretta dal primo dirigente Fabrizio Mustaro e dalla vice Veronica Madau (nelle indagini hanno operato anche il dirigente del commissariato di Quartu Michele Venezia e il funzionario della sezione Criminalità diffusa della Mobile Michele Mecca) ha fermato un ventiduenne di Quartu, allevatore, uno dei due fratelli Desogus che già ieri pomeriggio erano stati messi sotto torchio dagli investigatori della Mobile e dal sostituto procuratore Nicola Giua Marassi che coordina le indagini. Il presunto omicida è stato individuato dopo una lunga giornata di interrogatori. Si tratta di Alessio Desogus, 22 anni, che già nel pomeriggio di ieri erano diventati i principali indiziati. Durante la notte, l’allevatore 22enne abitante a Flumini di Quartu, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dai magistrati della Procura della Repubblica di Cagliari. Il ragazzo è ritenuto il presunto responsabile dell’omicidio di Luca Mameli, avvenuto alle 5,30 di ieri mattina davanti alla discoteca Opera sul lungomare del Poetto. A tarda notte il fermato è stato accompagnato nel carcere di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’omicidio è avvenuto nel corso di una rissa fra due gruppi di giovani che avevano trascorso la serata nel locale L’Aqua. Fra le due fazioni ci sarebbe stata durante la serata una scommessa banalissima: chi beveva di più in una sfida allucinante. Poi, fuori dal locale alla sua chiusura, con quasi tutti sotto l’effetto delle abbondanti bevute, la rissa e l’accoltellamento, con la vittima Luca Mameli accoltellato al petto e morto dopo mezz’ora in ospedale.