Il saluto del questore Paolo Rossi: «Cagliari è diventata il mio luogo del cuore»
Al vertice della questura per la prima volta una donna, Rosanna Lavezzaro
Cagliari Il questore di Cagliari più amato dai suoi poliziotti (e non solo) va in pensione e lascia pertanto il suo incarico. Paolo Rossi, 65 anni, livornese verace, dall’1 febbraio torna fare il comune cittadino, un ruolo che in realtà non ha mai smesso umilmente di ricoprire nel corso della sua lunga carriera nella polizia di Stato, 42 anni. Al suo posto arriva dal primo giorno di febbraio la prima questore donna a Cagliari, Rosanna Lavezzaro, 58 anni, fino a qualche mese fa questore di Rimini e poi una breve passaggio agli Affari generali del ministero dell’Interno.
Il questore Rossi era a Cagliari dal novembre 2020, mandato nell’isola dall’allora capo della polizia Gabrielli, con cui è amico personale da vecchia data. A tal proposito, il questore neo pensionato Paolo Rossi ha voluto raccontare, nel momento dei suoi saluti agli organi di informazione, un aneddoto che nel tempo ha acquistato un particolare valore. «Gli ho chiesto da amico se dietro il motivo di questa destinazione ci fosse qualche sorpresa – ha raccontato Paolo Rossi -, mi rispose “vai tranquillo che mi ringrazierai”. Col tempo devo dire che aveva pienamente ragione».
Scontato per chi lo stava a sentire in conferenza stampa trovare la similitudine col mito dei sardi Gigi Riva che arrivò a Cagliari con l’intenzione di riandare via quanto prima e che poi è rimasto per sempre. Ma già prima aveva premesso: «Non voglio essere piacione ne sconfinare nella piaggeria – ha esordito –, sono un livornese doc e da tale mi piace dire sempre quel che penso, nel bene e nel male. Cagliari è diventato il mio posto del cuore, la città in cui mi sono trovato meglio nella mica lunga carriera in giro per l’Italia. Devo dire grazie di cuore ai cittadini, ai rappresentanti delle istituzioni, ai colleghi delle altre forze di polizia con cui ho avuto un rapporto speciale, a tutto il personale della questura di Cagliari che è stato per me una vera famiglia». Sentimenti profondamente ricambiati, a ogni livello, fra quelli che continua a definire “i miei colleghi e colleghe”, dall’agente semplice ai funzionari. Raramente, forse mai, nella questura cagliaritana “il capo” è stato tanto amato e rispettato. «Ci mancherà tanto a tutti, è un uomo speciale», è il coro dei poliziotti.
Nell’incontro di commiato, Paolo Rossi ha voluto elencare sinteticamente qualche numero delle attività svolte sotto il suo coordinamento, ponendo l’accento su quelli che potrebbero sembrare i più banali e che invece sono la cartina di torna sole. «Nel 2022 sono state identificate a Cagliari e provincia 223mila persone e nel 2023 più di 446mila – ha detto il questore -. Indice importante che sta a dimostrare la nostra presenza nel territorio nei servizi di prevenzione». Finito l’incontro con la stampa, Paolo Rossi è corso in prefettura per partecipare a una riunione importante convocata d’urgenza dal prefetto dopo i gravi episodi di sangue del weekend nel quartiere Marina, protagonisti immigrati africani con regolare permesso di soggiorno. Tre accoltellamenti e finora due giovani arrestati e diversi altri denunciati. «Le nostre pattuglie sono sempre presenti nel quartiere, assieme a quelle di carabinieri, guardia di finanza e polizia locale – spiega il questore -, la presenza sarà ulteriormente intensificata, ma dobbiamo fare i conti con l’organico sotto dimensionato. Non credo che la soluzione possa arrivare da una “militarizzazione” del quartiere Marina e zona del porto, non siamo davanti a una emergenza tale. I problemi esistono, ma vanno affrontati coscientemente».