Marcia dei trattori, a Cagliari centinaia di agricoltori e pastori da tutta l’isola
La battaglia è contro le politiche comunitarie adottate e previste per il comparto agricolo, alcune delle quali in discussione in questi giorni a Bruxelles
Cagliari Le imposizioni da parte dell'Unione europea sul tipo e la quantità (a volte pari a zero) dei prodotti da coltivare. Tutto in cambio di sussidi che arriverero sempre troppo tardi e - secondo qualcuno - con l'obiettivo di far abbandonare il lavoro nelle campagne a favore di multinazionali interessate all'energia alternativa.
Sono alcuni dei motivi che stamattina hanno spinto centinaia di agricoltori e pastori giunti da tutta la Sardegna a manifestare, anche a bordo dei loro trattori, davanti al porto di Cagliari. In particolare, all'ingresso del molo Dogana è stato rallentato il passaggio dai Tir destinati ad imbarcarsi per la penisola.
La battaglia è dunque contro le politiche comunitarie adottate e previste dall’Ue per il comparto agricolo, alcune delle quali in discussione in questi giorni a Bruxelles.
La rivolta, iniziata a Parigi nei giorni scorsi, si sta estendendo in tutta Europa. A Cagliari il presidio dovrebbe rimanere almeno per i prossimi cinque giorni e ai manifestanti si sono uniti anche gli studenti dell'Istituto agrario di Cagliari-Elmas.