Velista esperto e appassionato di fuoristrada: chi è Davide Manca, il giovane disperso sul Monte Arcosu
L’armatore Luciano Dubois: «Per vent’anni ha fatto parte del mio equipaggio, è un bravissimo skipper abbastanza esuberante»
Cagliari Davide Manca alle difficoltà è abituato ma ha dovuto sempre fare i conti con il mare durante le regate di vela d’altura. Lui è un velista di grande talento, la sua prima esperienza è stata quando da adolescente ha preso in mano la barra del timone della deriva olimpica Laser, per partecipare alle regate zonali. È poi passato alla vela d’altura, quella dei cabinati. L’ultima regata importante l’ha fatta lo scorso mese di agosto in Costa Smeralda, dove ha preso parte, al timone di Caesar, al trofeo Mario Formenton, una maratona sul mare tra le isole dell’Arcipelago della Maddalena.
«Per vent’anni ha fatto parte del mio equipaggio – dice Luciano Dubois, armatore dell’X yacht Caesar – è un bravissimo skipper abbastanza esuberante. Ma forse la sua esuberanza l’ha tradito durante l’escursione con il fuoristrada a Monte Arcosu». È conosciutissimo Davide Manca nel mondo della vela, perché è uno skipper molto esperto, ricercato tra gli armatori dei Charter, settore, dove anche la scorsa estate aveva lavorato, portando i turisti a bordo delle imbarcazioni nelle calette della Gallura e della Corsica.
Alterna il suo lavoro di skipper con quello di grafico, dando una mano d’aiuto nella ditta di fratello Massimiliano, con il quale condivide la barca Su Entu, utilizzata anche per i charter. Ma la sua passione è stata sempre quella della vela, tanto che recentemente aveva partecipato al giro di Sardegna a vela no stop. «Non se ne fa mancare una, in ogni regata c'è sempre lui – racconta Carlo Cottiglia, presidente dell’Avas, Armatori vela d’altura Sardegna – è un velista bravissimo, amato da tutti gli equipaggi. Perché quando sale a bordo e prende il timone porta quasi sempre la barca alla vittoria».