Michele “il tedesco” è cittadino benemerito di Quartu
La storia di Hans Dieter Michael Fellmann nell’isola comincia oltre quarant’anni fa. Il suo locale “Zum Loeweneck” è ancora un punto di riferimento
Quartu Sant’Elena Quartu ha un nuovo cittadino benemerito: con il via libera di Giunta e Consiglio comunali, l’amministrazione ha voluto premiare per quanto fatto in oltre 40 anni di attività Hans Dieter Michael Fellmann, più noto in città come “Michele il tedesco”, titolare dello storico locale Zum Loeweneck.
Hans Dieter Michael Fellmann è nato nel 1955 a Kitzingen, nell’ex Germania Ovest, arrivò in Sardegna per svolgere il servizio militare e in poco tempo si innamorò di questa terra. E infatti di lì a poco capì che voleva restare per sempre a vivere qui. Per realizzare questo piccolo grande sogno, ebbe l’idea, poi rivelatasi vincente, di aprire la prima birreria - e ristorante - bavarese della Sardegna, lo Zum Loeweneck (L'Angolo del Leone).
Era il 1980 quando si aprirono le porte del locale di via Magellano; oltre 40 anni dopo è ancora lì, nella stessa via, con gli stessi tavoli ormai intarsiati dal lungo uso. Nel tempo è stato capace di dirigere fieramente una delle 30 migliori birrerie d’Italia, titolo conferito dall’Accademia della Birra, ma anche di entrare nel 1991 nel Guinness World Record per aver progettato e costruito la più grande tabacchiera da fiuto simultanea al mondo. Per Michele, che ha anche partecipato ad alcuni set pubblicitari, per alcuni spot della birra Ichnusa e del Ctm, con qualche comparsa nei film di Pieraccioni e Accorsi, oggi la consegna dell’attestato di cittadino benemerito di Quartu da parte del Sindaco Graziano Milia, che ha voluto regalare al cittadino benemerito anche la spilletta dei Quattro Mori incorniciata dal verde della bandiera quartese.
«Ero giovanissimo, appena 22enne, quando alcuni amici, militari come me, mi portarono al Poetto di Quartu. Capii subito che volevo restare qui e che sarebbe stata la mia seconda patria – ha dichiarato Michele durante la cerimonia. Ma non sono solo le bellezze paesaggistiche ad averlo conquistato –. È come se avessi vissuto due vite, la prima in Germania e poi questa a Quartu, dove ho apprezzato tanto anche l’accoglienza riservatami: tutti da subito mi volevano bene, mi dicevano che ero uno di loro. Per questo sono rimasto fino ad oggi».