Tyrrhenian Link, sgombero dei contestatori del cavo sottomarino
Il gruppo di attivisti si oppone al progetto che collegherà Sardegna, Sicilia e Campania
Selargius È in corso dalla mattina di oggi, 20 novembre, in località “Barracca de su Padru”, in agro di Selargius, lo sgombero da parte delle forze dell’ordine dell'area occupata dai contestatori del progetto Tyrrheniam Link di Terna che prevede il passaggio in quei terreni del doppio cavo sottomarino che collegherà Sardegna, Sicilia e Campania, per una lunghezza complessiva di quasi 1.000 chilometri, con una potenza di altrettanti megawatt.
Lo scorso luglio erano cominciati i lavori di scavo per il passaggio del cavo con le ruspe dell'impresa appaltatrice che avevano provveduto all'espianto di numerose piante di olivo in località "Barracca de su Padru”, in agro di Selargius, in parte poi piantate nuovamente dai contestatori.
I cittadini del comitato contrario alle presunte speculazioni energetiche da parte delle multinazionali, si erano opposti fisicamente alle ruspe, costrette a interrompere il lavoro e ad andar via, e avevano istituito a “Barracca de su Padru" un presidio permanente di vigilanza e opposizione al passaggio dei cavi in quei terreni di grande rilevanza agricola.
Stamattina è iniziato lo sgombero dell'area del presidio di protesta da parte della polizia della questura di Cagliari, carabinieri e polizia locale di Selargius. Non si sono registrate tensioni fra forze dell'ordine e cittadini del comitato anti cavo presenti all'operazione. Alcuni di loro erano presenti anche al sit-in di protesta in consiglio regionale. (luciano onnis)