Sotto casa della ex nonostante il divieto di avvicinamento: 49enne sassarese arrestato
All’uomo era stato applicato il braccialetto elettronico dopo alcuni atti persecutori e minacce su Facebook rivolti alla donna che lo aveva lasciato
Sassari I carabinieri lo hanno trovato domenica 12 gennaio vicino a casa della ex compagna nonostante poco più di un mese fa il giudice gli avesse proibito di avvicinarsi alla donna. Un provvedimento – con applicazione del braccialetto elettronico – che si era reso necessario in seguito alle minacce, alle offese e agli atti persecutori che l’uomo, un sassarese di 49 anni, aveva riservato alla compagna dopo la fine della loro relazione.
Frasi pesanti su facebook, diffusione di fotografie della ex attraverso profili falsi, accompagnate da “avvertimenti” del tipo: “Scappate da questa donna perché vi rovinerà la vita”. Lei lo aveva denunciato, lui era finito in tribunale ed era stata disposta nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento alla donna (nel raggio di 300 metri) e ai luoghi da lei frequentati.
Che il 49enne non ha però rispettato. Due sere fa l’allarme arrivato dal braccialetto elettronico ha mobilitato una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile. Quando i militari sono arrivati vicino a casa della donna hanno trovato il suo ex nei paraggi, poco prima del loro intervento aveva suonato al campanello dell’abitazione diverse volte. A quel punto, come da prassi, è scattato l’arresto.
Oggi 13 gennaio l’uomo è comparso davanti al giudice Paolo Bulla per l’udienza di convalida dell’arresto. Difeso dagli avvocati Marco Palmieri e Giuseppina Chiscuzzu, con la testa china e lo sguardo dimesso, si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha dato spiegazioni sul mancato rispetto della misura. Il giudice al termine dell’udienza ha convalidato l’arresto e rimesso gli atti al gip per le opportune valutazioni. Il pubblico ministero Paola Manunza aveva chiesto gli arresti domiciliari.
La decisione del gip riguarderà il mantenimento in essere della misura o l’aggravamento della stessa. Il processo nei confronti dell’indagato – al quale è contestata la “violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa” – proseguirà il 25 gennaio.