La Nuova Sardegna

Cagliari

L’omaggio e il saluto dell’Arma

Carabinieri, il colonnello Raffaele Cossu va in pensione

di Luciano Onnis

	Il colonnello Raffaele Cossu 
Il colonnello Raffaele Cossu 

Il comando provinciale di Cagliari: «Gratitudine per l’eccezionale servizio prestato, un lascito indelebile trasmesso a colleghi e collaboratori»

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Cagliari Il colonnello dei carabinieri Raffaele Cossu, 60 anni, lascia il servizio attivo dopo una carriera lunga e prestigiosa di oltre 38 anni, segnata da un’incessante dedizione al dovere e da un profondo impegno nella tutela della sicurezza pubblica.

Nel corso della sua carriera, iniziata nel 1986, il colonnello Cossu ha ricoperto ruoli di responsabilità in sedi operative strategiche, tra cui Trapani, Nuoro, Iglesias e Quartu al comando delle rispettive Compagnie. Dal 2019, ha guidato con autorevolezza e visione il Nucleo informativo del comando provinciale di Cagliari, distinguendosi per capacità organizzativa, competenza investigativa e costante vicinanza ai cittadini, costruendo un rapporto di fiducia e rispetto con il personale e la comunità.

Con una laurea in Scienze politiche e una specializzazione in Relazioni Internazionali, l’ufficiale ha affrontato con rigore e professionalità le numerose sfide legate al suo ruolo. Il suo contributo ha lasciato un’impronta profonda non solo nelle operazioni di contrasto al crimine, ma anche nella costruzione di relazioni istituzionali che hanno rafforzato la missione dell’Arma sul territorio. In particolare va sottolineato il cordiale e collaborativo rapporto che ha sempre avuto con gli organi di informazione, che certamente rimpiangeranno la sua disponibilità e correttezza, sempre nel rispetto dei ruoli. «L’Arma dei carabinieri – è detto in una nota di commiato dal servizio del comando provinciale - esprime la più sincera gratitudine al colonnello Cossu per l’eccezionale servizio prestato e per il lascito indelebile che ha trasmesso a colleghi e collaboratori. Con il suo congedo, il comando provinciale di perde una figura di riferimento, un’eredità di esperienza e dedizione che è già stata raccolta dal figlio che ha intrapreso lo stesso cammino e oggi sta frequentando la scuola ufficiali di Roma». 

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