La Nuova Sardegna

Cagliari

La bufera politica

Incassava l’indennità anche se era in pensione: deve restituire 266mila euro

Incassava l’indennità anche se era in pensione: deve restituire 266mila euro

Condannato il presidente della Sfirs Tonino Chironi. La governatrice Todde: «Faccia un passo indietro»

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Cagliari È diventata un caso politico, la condanna che la Corte dei Conti ha inflitto al presidente della Sfirs Tonino Chironi. I giudici contabili, dopo che la procura regionale aveva aperto un procedimento, hanno condannato Chironi a restituire alla Sfirs 266mila euro in quanto emolumenti non dovuti legati al suo incarico.

Il presidente, confermato dalla giunta regionale nel settembre del 2022 per un secondo mandato alla guida della finanziaria regionale, aveva percepito dall’aprile del 21 al maggio del 2023 un emolumento in relazione alla sua carica, nonostante la legge del 2012 vieti il conferimento a pensionati di incarichi nella pubblica amministrazione o a enti e società controllate, se non a titolo gratuito. Contro la sentenza di primo grado Chironi può appellarsi alla sezione centrale di Appello della Corte a Roma.
Chironi, settantaduenne, per quasi cinque anni ha ricoperto incarichi in aziende pubbliche e private. Il suo mandato in Sfirs scadrà tra poche settimane, ma in serata, con una nota, la presidente della Regione Alessandra Todde  e l’assessore al bilancio Giuseppe Meloni, responsabile politicamente del Centro regionale di Programmazione, struttura regionale che ha il controllo su Sfirs, hanno chiesto a Chironi un passo indietro.
«A seguito del pronunciamento della Corte dei Conti sull’operato del presidente della Sfirs, Tonino Chironi, le strutture della Regione stanno verificando tutti gli aspetti giuridici concernenti la vicenda e l’operato del presidente fino a questo momento. Si ritiene altresì estremamente opportuna la valutazione di un passo indietro da parte del dottor Chironi». (gcen.)

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