Blitz contro la malamovida: una donna arrestata, cinque segnalati per droga
Maxi operazione dei carabinieri della radiomobile di Cagliari con le stazioni di San Bartolomeo, Sant’Avendrace, Assemini, Stampace e Villanova
Cagliari Arresti, denunce, segnalazioni e controlli di persone e locali pubblici. Proseguono le attività dei carabinieri nel solco tracciato dall’operazione “Setaccio” che, nella serata di pochi giorni fa, aveva già consentito di dare un forte segnale di contrasto alla cosiddetta “malamovida” e alle varie forme di criminalità urbana. Dal pomeriggio di ieri fino alle prime ore di questa mattina 29 marzo, i militari delle stazioni di San Bartolomeo, Sant’Avendrace, Assemini, Stampace e Villanova, con il supporto del Nucleo operativo e radiomobile di Cagliari, hanno svolto un nuovo servizio coordinato di controllo del territorio per prevenire i reati predatori, lo spaccio di sostanze stupefacenti e per garantire il rispetto delle vigenti norme sulla sicurezza urbana.
Durante l’operazione, un cittadino tedesco di 24 anni è stato denunciato in stato di libertà dopo essere stato sorpreso mentre tentava di allontanarsi da una nota catena di abbigliamento in pieno centro senza pagare alcuni capi. Nello stesso contesto, altre tre persone (due donne e un uomo, originari di Catania e Iglesias) sono state denunciate per il tentato furto di materiale elettrico vario presso un importante punto vendita di ferramenta.
Parallelamente, i militari hanno segnalato alla Prefettura cinque soggetti di età compresa tra i 17 e i 43 anni, poiché trovati in possesso di piccole quantità di cocaina e marijuana, presumibilmente destinate a uso personale. I carabinieri della stazione di Cagliari - San Bartolomeo hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale nei confronti di una donna di 38 anni, già sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari con dispositivo elettronico. L’arrestata deve scontare una pena definitiva di cinque anni di reclusione per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, accertato dalla conclusione dell’iter processuale che ha confermato la condanna. (l.on)