La Nuova Sardegna

Nuoro

La storia

Gianni Satta, il fiorista dei segreti: amore, tradimenti e 101 rose a sorpresa

di Valeria Gianoglio

	Gianni Satta<em> (foto Massimo Locci)</em>
Gianni Satta (foto Massimo Locci)

Lo storico negoziante di Nuoro si racconta: il concorso in polizia, la finta aria da burbero, il romanticismo dei nuoresi

4 MINUTI DI LETTURA





Nuoro «Guarda, questo è il mio primo incasso: me lo sono incorniciato qui in negozio. Avevo 18 anni e all’inizio mi vergognavo tantissimo, perché ero timido, anche a chiedere solo “Prego, mi dica”. Io amavo i cavalli, avevo anche fatto il concorso in polizia per quello, avevo fatto l’apprendista barista, l’apprendista idraulico, panettiere e manovale. Tutta roba che con i fiori non c’entrava niente, ma poi mia madre aveva acquistato questo locale e mi sono adattato subito, anche a superare la mia timidezza, e a imparare tutto da zero. E sono ancora qua, contento di fare il mio lavoro».

Cinquantatrè anni, nuorese di viale Repubblica, ma da decenni, ormai, trapiantato per lavoro e per passione nel cuore di Nuoro: Gianni Satta, in via Lamarmora, è il fiorista storico, chiama tutti o quasi “fedà” o “deddè”, e a volte ha anche l’aria, ma solo quella, da burbero. Lo ammette lui stesso, del resto, che è tutta una finta clamorosa, mentre si affaccenda insieme alla moglie e compagna di avventura, Lia: «Lo so, i clienti me lo dicono a volte, che sembro scontroso, ma è tutta apparenza e chi mi conosce lo sa».

E che sia solo una patina fasulla, lo raccontano gli ultimi 35 anni – li compirà l’8 marzo – trascorsi tra vasi, piante e fiori colorati e dal profumo inebriante. E tante piccole storie di vita fatte di affetti, volti e molta dolcezza d’animo. Perché lavorando in mezzo ai fiori, ebbene sì, si scopre persino che i nuoresi in fondo in fondo siano tutt’altro che un popolo di animi ruvidi. Quegli aspetti, insomma, che Gianni Satta ha imparato a conoscere dei suoi concittadini, dei clienti che arrivano dai paesi vicini, e anche di quelli che tornano a trovarlo dalla Penisola a distanza di anni.

Un popolo di romantici ma discreti, spesso nascosti sotto una scorza più dura. «Negli anni ne ho viste tante – racconta – di richieste, pensieri gentili attraverso i fiori, e non solo. Mi è capitato pure di ricevere un’ordinazione per 101 rose e di portarle al posto di lavoro, in un distributore di carburante non lontano da Nuoro. Ma ho preparato anche mazzi da 150 rose per festeggiare 150 mesi insieme. I nuoresi sono anche romantici, insomma, quando si mettono. E poi con i miei fiori è capitato anche di toccare con mano tantissimi tradimenti. Una volta è venuto un tizio e mi ha detto “Questo lo porti a mia moglie”, “E questo a chi sai tu”. E ci sono anche i segreti professionali su questo, giustamente ... C’è stato anche un dirigente che è venuto qua, ma prima è venuta lei, l’amante, sposata e con famiglia, e mi ha detto “Bella, quella pianta, quanto costa?”, io le ho detto il prezzo, e dopo qualche giorno è venuto lui a comprarlo per lei. E ancora c’è stato uno al quale ho riempito la stanza della fidanzatina tutta di fiori. Doveva farsi perdonare, sai, perché lui era un galletto e lei lo aveva sgamato».

Del popolo barbaricino, insomma, Gianni Satta, ha spesso toccato con mano i vizi e anche le virtù, i sentimenti più puri ma anche le passioni brucianti. Ed è proprio perché si tratta di questioni intime – ci tiene a dirlo – che nel suo lavoro conta tantissimo saper mantenere il segreto professionale. «È il requisito essenziale del mio lavoro – spiega – insieme al contatto con il pubblico. Devi sempre ripagare la fiducia che la gente ripone in te. Tradimenti, ma non solo: sono tante le cose che il cliente mi fa capire o mi dice in modo chiaro. Ma sono cose che moriranno con me. E poi, nel mio lavoro come in altri, ci vuole la passione per quello che si fa. Se manca quella, il resto conta poco. Conta quella e i rapporti umani». E anche ai rapporti con i colleghi, Gianni Satta tiene più di altre cose. «Ho sempre trattato con tutti – dice – e se vedo un lavoro bello fatto da un collega, gli faccio i complimenti. Perché davvero non mi importa niente di gelosie o di cose del genere».

Primo piano
Ambiente

Raccolta differenziata Nuoro top, male Olbia e Sassari: la classifica dei comuni

Le nostre iniziative