La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoresi e libanesi verso il gemellaggio Soddu: legame forte

La delegazione guidata dal sindaco accolta a Zouk Mosbeh Possibili anche nuove partnership in attività industriali

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NUORO. Uno striscione lungo sei metri con la scritta “Benvenuti”: così è stata accolta la delegazione del Comune a Zouk Mosbeh in Libano per continuare il processo di avvicinamento tra i due paesi che un’obiettivo preciso: il gemellaggio. A salutare il sindaco Andrea Soddu, il presidente del Consiglio, Fabrizio Beccu e il gruppo di ricercatori e professori dell'Università di Nuoro e Sassari, c’era non solo il primo cittadino di Zouk, Abdo El Hajj Zouk e il vicesindaco Joseph Mhames, ma tutta la città, compreso il parroco della chiesa di Santa Maria, Charlebel Mouhana. «L’amministrazione di Zouk Mosbeh ha invitato il comune di Nuoro e UniNuoro ad approfondire la conoscenza e studiare le possibili partnership – ha spiegato con soddisfazione il sindaco Andrea Soddu – riservandoci un’accoglienza davvero spettacolare”. Una settimana di eventi e incontri per far conoscere alla delegazione nuorese la realtà sociale, economico e produttiva di quella zona del Libano e capire in quali settori si può iniziare a collaborare e creare partnership commerciali.

«Speriamo che questa collaborazione abbia una continuità – è stato l’auspicio del sindaco Hajj Zouk –. Vogliamo fare qualcosa per il bene e il futuro dei nostri figli. I nostri popoli si assomigliano e la ricerca e la funzione dell'Università hanno contribuito a creare questa amicizia». «Vogliamo fare un gemellaggio con Zouk – ha subito replicato Andrea Soddu – in modo tale che voi abbiate la vostra casa a Nuoro, nel cuore della Sardegna».

Dopo aver visitato il Comune e visto le fotografie storiche il sindaco di Nuoro ha aggiunto: “Basta vedere queste immagini per renderci conto che davvero le due sponde del Mediterraneo sono la casa di uno stesso popolo. I nostri nonni, il popolo nuragico, insieme ai vostri nonni, i fenici, erano amici, abitavamo insieme. Questo accadde 3mila anni fa e noi vorremmo ora su quelle stesse rotte stabilire nuovi rapporti di amicizia, di commercio e di solidarietà. E vorremmo investire con voi nel futuro per migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini puntando sull’ambiente, sui diritti sociali e sull’autosufficienza alimentare. E lo potremo fare se saremo uniti, confrontandoci e con il sostegno dell’Università nella ricerca». Parole condivise dal Rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, in Libano con Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale: «Siamo interessati alle future collaborazioni tecnologiche e siamo venuti qui con la facoltà di Agraria – ga detto Carpinelli – che rappresenta uno dei punti di forza del nostro territorio».

Poi c’è stato lo scambio dei regali tra i due sindaci: Andrea Soddu ha portato una bisaccia nuorese con all’interno una bottiglia di vino Cannonau. La delegazione nuores è stata ricevuta dall'Associazione degli imprenditori del territorio, Indevco, che conta circa 280 industrie e alla quale il presidente della Camera di commercio di Nuoro, Agostino Cicalò ha portato i saluti con una lettera dedicata agli imprenditori libanesi: «Le relazioni economiche internazionali sono per la nostra Regione un’esigenza prioritaria. Gli scambi attivati grazie all’Università di Nuoro ed al Comune di Nuoro renderanno più solide le nostre relazioni per strutturare dei partenariati».

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