Macomer, il Cpr affidato alla società svizzera Ors
di Giulia Serra
Il contratto è stato firmato all’inizio del mese, ancora incerta la data di apertura Nell’appalto la gestione di tutti i servizi del centro per il rimpatrio degli immigrati
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MACOMER. Quando inizierà la sua attività ancora non è dato saperlo. Di certo, a oggi, c'è un contratto per la gestione firmato dalle parti il 3 dicembre 2019, dopo un annullamento in autotutela della prima assegnazione e dopo che, l'8 novembre, si era decretata l'aggiudicazione definitiva alla Ors Italia srl, la quale aveva presentato un'offerta con un ribasso del 3% che non le era bastato a battere la concorrenza. L'affidamento del servizio di fornitura di beni e servizi per la gestione del Cpr di Macomer è di 12 mesi, parte dalla data di stipula del contratto e vale poco più di mezzo milione di euro, esattamente 570.519,50 euro, cifra stimata sulla capacità iniziale della struttura di 50 posti, elevabili poi fino a 100. È stato assegnato alla società svizzera Ors Italia, controllata dalla società finanziaria londinese Equistone Partners, legata alla Banca Barclkays, sbarcata nella penisola italiana solo nell'estate del 2018 ma già finita sotto la lente d'ingrandimento di Valori.it, testata specializzata in finanza etica, per gli intrecci societari, i fondi sauditi e la presenza tra le sue fila di esponenti politici elvetici ed austriaci di rilievo.
Ors si era posizionata al secondo posto della graduatoria per gestire il centro per migranti di prossima apertura nella cittadina del Marghine: a vincere la gara era stata infatti una R.t.i. costituito dalla Comunità Terapeutica “L’Angolo” Società Coop di Modena e dalla Coop Sociale Alea di Tortolì, ma la Ors, durante l'estate, aveva chiesto l'annullamento in autotutela dell'aggiudicazione per presunte irregolarità nella valutazione dell’offerta presentata dalla ditta. Una richiesta che in prima battuta non viene accolta, reiterata poi con una nuova istanza della Ors per ribadire le gravi incongruenze nelle previsioni del personale e di spesa indicate dalla R.t.i. Contestazioni che, alla fine, la Prefettura sottoporrà alla Cabina di Regia del Ministero dell'Interno, la quale fornirà i chiarimenti richiesti che porteranno ad annullare l'aggiudicazione alle coop di Modena e Tortolì e all'assegnazione alla società svizzera.
Nel contratto stipulato tra la Prefettura e la Ors Italia si legge che le verifiche dei requisiti di partecipazione hanno dato esito positivo, ad eccezione dell'informazione antimafia, che sarebbe ancora in fase di istruttoria. Il nuovo gestore dovrà farsi carico di una serie di servizi che vanno dalla gestione amministrativa (registrazione dello straniero e tenuta della scheda individuale, rilascio del tesserino per le entrate e le uscite se previste, registrazione dei visitatori e comunicazioni giornaliere con la Prefettura), all'assistenza della persona (come la mediazione linguistica-culturale e le informazioni su protezione internazionale), dal servizio di assistenza sanitaria e sociale alla somministrazione dei pasti, alla lavanderia, al trasporto, alle pulizie e alla fornitura di beni quali il kit di primo ingresso.
Ors si era posizionata al secondo posto della graduatoria per gestire il centro per migranti di prossima apertura nella cittadina del Marghine: a vincere la gara era stata infatti una R.t.i. costituito dalla Comunità Terapeutica “L’Angolo” Società Coop di Modena e dalla Coop Sociale Alea di Tortolì, ma la Ors, durante l'estate, aveva chiesto l'annullamento in autotutela dell'aggiudicazione per presunte irregolarità nella valutazione dell’offerta presentata dalla ditta. Una richiesta che in prima battuta non viene accolta, reiterata poi con una nuova istanza della Ors per ribadire le gravi incongruenze nelle previsioni del personale e di spesa indicate dalla R.t.i. Contestazioni che, alla fine, la Prefettura sottoporrà alla Cabina di Regia del Ministero dell'Interno, la quale fornirà i chiarimenti richiesti che porteranno ad annullare l'aggiudicazione alle coop di Modena e Tortolì e all'assegnazione alla società svizzera.
Nel contratto stipulato tra la Prefettura e la Ors Italia si legge che le verifiche dei requisiti di partecipazione hanno dato esito positivo, ad eccezione dell'informazione antimafia, che sarebbe ancora in fase di istruttoria. Il nuovo gestore dovrà farsi carico di una serie di servizi che vanno dalla gestione amministrativa (registrazione dello straniero e tenuta della scheda individuale, rilascio del tesserino per le entrate e le uscite se previste, registrazione dei visitatori e comunicazioni giornaliere con la Prefettura), all'assistenza della persona (come la mediazione linguistica-culturale e le informazioni su protezione internazionale), dal servizio di assistenza sanitaria e sociale alla somministrazione dei pasti, alla lavanderia, al trasporto, alle pulizie e alla fornitura di beni quali il kit di primo ingresso.