Il fidanzato di Claudia si difende: «Abbiamo litigato, ma non l’ho aggredita»
Le indagini sulla ragazza 18enne di Arzachena caduta dal quarto piano di un hotel a Paceville
Arzachena «Non ho aggredito Claudia e non sono riuscito a impedire che si lanciasse dal balcone. Avevamo discusso pesantemente, come spesso accadeva, ma non è giusto attribuirmi colpe che non ho». Si difende Alessio Lupo Rivera, il fidanzato di Claudia Chessa, la 18enne di Arzachena che nella notte tra il 22 e il 23 gennaio si è lanciata dal quarto piano dell’H-hotel di Paceville, a Malta, «per sfuggire al fidanzato che la stava aggredendo», così ha riferito il padre della ragazza, Silvano Chessa.
Alessio Lupo Rivera, anche lui di Arzachena, dj noto nell’ambiente delle discoteche col nome “Alewolf”, si è rivolto a un legale, l’avvocato Egidio Caredda, al quale ha raccontato un’altra versione dei fatti e negato di averla aggredita, e tanto meno spinta giù dal balcone. Ma quella sera la discussione tra loro c’è stata, eccome. Ed era cominciata in discoteca. Per poi proseguire in maniera ancora più accesa nella camera d’albergo, dove sarebbero arrivati anche alle mani «reciprocamente», sostiene lui. Un rapporto conflittuale, fatto di continue discussioni.
La ragazza è ricoverata all’ospedale universitario Mater Dei, a Msida, dove è stata sottoposta a due interventi chirurgici. L’autorità giudiziaria maltese procede per violenza domestica nei confronti del giovane e per possesso e consumo di droga. Dopo essere stato sentito dalla polizia, ha potuto lasciare Malta e fare rientro ad Arzachena. Ma su quanto accaduto nella camera dell’hotel di Paceville, ora vuole vederci chiaro anche la magistratura gallurese. La Procura di Tempio ha aperto un fascicolo e indagato il 28enne.