La Nuova Sardegna

Nuoro

Aeroporto di Tortolì verso la riapertura

Aeroporto di Tortolì verso la riapertura

Il consorzio industriale ha avviato le procedure per richiedere tutte le autorizzazioni all'Ente nazionale per l'aviazione civile

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NUORO. Si avvicina la stagione turistica estiva e in Sardegna potrebbe riaprire l'aeroporto di Tortolì, in Ogliastra, chiuso da ormai 10 anni. Lo scalo potrebbe ospitare i soli aerei privati «di aviazione generale», con peso massimo di 5.700 chili e massimo 12 passeggeri a bordo. Il Consorzio industriale, proprietario al 100% della società Aliarbatax che detiene le quote dello scalo, attraverso il commissario straordinario Franco Ammendola, ha avviato le procedure per richiedere tutte le autorizzazioni all'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac): se riuscirà ad ottenerle, tra maggio e giugno lo scalo, chiuso dal 2011 e messo in liquidazione dalla proprietà cinque anni fa, per la prossima estate potrebbe riprendere vita con i connotati di aeroporto di terzo livello.

Con un traffico di aerei di aviazione generale che non superano le 5,7 tonnellate non saranno necessari presidi fissi alla torre di controllo e al reparto antincendio. «L'obiettivo per quest'anno è quello di aprire lo scalo ai piccoli aerei privati che possano portare in Ogliastra un target più alto di turismo rispetto a quello dei camper e dei campeggi - ha detto all'Ansa il commissario Ammendola - Ma già per il 2022 avvieremo le pratiche per il passaggio ai voli dell'aviazione civile con aerei fino a 100 posti (come gli Embraer utilizzati da diversi vettori, ndr), Per quest'anno non possiamo farlo perché i villaggi turistici si sono già organizzati sullo scalo di Cagliari, ma anche perchè con l'aviazione generale è più semplice ottenere dall'Enac le autorizzazioni».

Lo scalo di Arbatax inoltre potrebbe diventare un'area di sosta di aerei privati che atterrano su Olbia e che non trovano posto nello scalo gallurese per tutta la durata delle vacanze. «Anche questo è un servizio che vogliamo offrire - ha confermato Ammendola - C'è una utenza di migliaia di persone in Italia che posseggono un aereo privato con il quale girano il Mediterraneo, ed è una nicchia tutta da scoprire che potrebbe essere molto interessante per il turismo del territorio». (Ansa).

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