La Nuova Sardegna

MAMONE. «Diciannove encomi al personale di polizia penitenziaria in servizio presso la Casa di reclusione di Mamone per i fatti inerenti la tormenta di neve del 17-19 gennaio 2017 che ha visto lo stesso personale ivi bloccato per più giorni senza acqua e senza corrente elettrica». A dare la notizia subito dopo la decisione presa del presidente e dalla Commissione ricompense, è Vincenzo Ena, segretario Sas Fns Cisl. «A nome della Fns sarda e mio personale un particolare ringraziamento a chi in quei giorni ha dimostrato il vero senso di appartenenza istituzionale rafforzandone lo spirito di Corpo con abnegazione al dovere quali servitori dello Stato che, in certi momenti e situazioni, mettevano a repentaglio la propria vita per garantire la sicurezza, l’incolumità delle persone civili e detenute e per la salvaguardia dei beni dell’Amministrazione» sottolinea Ena. Il sindacato ha seguito passo passo la pratica per i riconoscimenti. Arenatasi per varie ragioni, la Fns Cisl ha perciò stimolato la ripresa dell’iter procedurale fino a portarla a buon esito « in quanto quei servitori dello Stato meritavano almeno un minimo di attenzione, così il comandante del Reparto ha riproposto il tutto al direttore che non ha minimamente esitato ad inviare la pratica alla Commissione ricompense. Capirete che si tratta di comandante e direttore diversi da quelli presenti nel periodo in questione e ciò a testimonianza che l’Amministrazione quando zoppica va sorretta, aiutata, ed il sindacato deve essere capace anche in questo». «Ancora oggi ritornano alla mente quei giorni che hanno visto il territorio dell’altopiano di Bitti nel Nuorese, dove l’epicentro sembrava la Casa di reclusione di Mamone, tempestato da una tormenta di neve e dove l’ultima Diramazione è stata raggiunta, liberata, dopo una lunghissima ed interminabile settimana. La macchina istituzionale ha funzionato al meglio grazie alla professionalità del personale ed al sangue freddo nel prendere tutte le decisioni necessarie».