In fuga uno dei giovani accusati di tentato omicidio
di Sergio Secci
Siniscola, il minore con altri due avrebbe fatto cadere un ragazzo da un ponte Era in un centro di accoglienza, si è allontanato a piedi senza soldi e documenti
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SINISCOLA. Si è allontanato dalla comunità per minorenni e ha fatto perdere le proprie tracce, uno dei minorenni che il 15 gennaio scorso, aveva partecipato al pestaggio di un coetaneo alla periferia di Siniscola. Il giovane che fra qualche mese compirà diciassette anni, e che tramite i propri legali aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato, era ospite di un centro di accoglienza di Cagliari. La sua scomparsa è stata notata ieri dal personale della struttura e la responsabile della comunità, in tarda mattinata, ha presentato una denuncia ai carabinieri della stazione di Stampace che hanno avviato le ricerche comunicando gli estremi del giovane alle stazioni del circondario e a quella del paese in cui vivono i familiari. Non è escluso infatti che il ragazzo che pare si sia allontanato a piedi e che non avesse con sè documenti e soldi, possa in qualche maniera cercare di tornare a casa. Il ragazzo, risultava affidato alla comunità in ragione della misura cautelare disposta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Sassari e già nel mese di marzo, si era allontanato dalla comunità per poi essere ritrovato a Siniscola.
L’episodio per il quale il minorenne è finito nei guai era accaduto a gennaio quando secondo l’accusa (pm Andrea Schirra), tre sedicenni avevano aggredito, picchiato e buttato giù da un cavalcavia sulla statale 125 alla periferia di Siniscola, un altro ragazzo minorenne originario di un centro della bassa Gallura. A scatenare il litigio e quindi la successiva aggressione, sarebbe stata una ragazza contesa tra due dei giovani. La situazione era ben presto degenerata: i tre giovani s avrebbero aggredito la vittima dapprima tentando di strangolarla, colpendola con una pietra al volto, per poi spingerla giù da un ponticello da un altezza di circa tre metri. Ferito e contuso, il giovane diventato vittima avrebbe avvisato i carabinieri e le indagini avevano portato al fermo dei tre coetanei. La posizione di uno dei tre adolescenti, tutti accusati di tentato omicidio, è stata stralciata la settimana scorsa con il presidente del tribunale per i minorenni di Sassari, Guido Vecchione, che ha disposto per l’imputato difeso dall’avvocato Gianluca Sannio, un anno di messa alla prova a seguito del quale, se si concluderà con esito positivo, il giudice potrà dichiarare con sentenza estinto il reato. Rinviato al 30 giugno invece il riesame del progetto di messa alla prova per gli altri due imputati, difesi dalle avvocate Giovanna Serra e Luisella Pirisi. Tutti e tre i giovani avevano chiesto di essere giudicati con rito abbreviato e di essere ammessi a un progetto di recupero studiato dagli assistenti sociali.
L’episodio per il quale il minorenne è finito nei guai era accaduto a gennaio quando secondo l’accusa (pm Andrea Schirra), tre sedicenni avevano aggredito, picchiato e buttato giù da un cavalcavia sulla statale 125 alla periferia di Siniscola, un altro ragazzo minorenne originario di un centro della bassa Gallura. A scatenare il litigio e quindi la successiva aggressione, sarebbe stata una ragazza contesa tra due dei giovani. La situazione era ben presto degenerata: i tre giovani s avrebbero aggredito la vittima dapprima tentando di strangolarla, colpendola con una pietra al volto, per poi spingerla giù da un ponticello da un altezza di circa tre metri. Ferito e contuso, il giovane diventato vittima avrebbe avvisato i carabinieri e le indagini avevano portato al fermo dei tre coetanei. La posizione di uno dei tre adolescenti, tutti accusati di tentato omicidio, è stata stralciata la settimana scorsa con il presidente del tribunale per i minorenni di Sassari, Guido Vecchione, che ha disposto per l’imputato difeso dall’avvocato Gianluca Sannio, un anno di messa alla prova a seguito del quale, se si concluderà con esito positivo, il giudice potrà dichiarare con sentenza estinto il reato. Rinviato al 30 giugno invece il riesame del progetto di messa alla prova per gli altri due imputati, difesi dalle avvocate Giovanna Serra e Luisella Pirisi. Tutti e tre i giovani avevano chiesto di essere giudicati con rito abbreviato e di essere ammessi a un progetto di recupero studiato dagli assistenti sociali.