Orgosolo, la diga di Cumbidanovu a una svolta
La Regione riceverà un finanziamento di 47,5 milioni dal Governo. L’assessore regionale ai Lavori pubblici Saiu: passo decisivo per il completamento
Orgosolo A 34 anni dall’avvio del cantiere – ma i primi lavori sullo sbarramento dell’alto Cedrino risalgono addirittura al 1986– sembra ad una svolta la lunga storia della diga di Cumbidanovu. La giunta Solinas, su proposta dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, ha approvato l’aggiornamento dello schema d’accordo con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, che consentirà alla Regione di ricevere il finanziamento per il completamento della diga complessivamente 47,5 milioni di euro dal Fondo di sviluppo e coesione, con un incremento di 13,5 milioni ottenuto in seguito alla recente intesa siglata tra Solinas e il ministro Salvini. Secondo l’assessore Saiu, «Il provvedimento approvato in Giunta rappresenta un ulteriore tassello sulla strada che abbiamo tracciato verso il completamento di un’opera strategica destinata alla produzione idroelettrica, alla fornitura d’acqua per gli usi industriali, con una portata continua di cinquanta litri al secondo, e all’irrigazione di circa 2.800 ettari di terreni agricoli nel territorio dei Comuni di Ogosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali».
L’opera è inserita nel Sistema idrico multisettoriale della Regione. La diga di Cumbidanovu ha un invaso con una capacità pari a 13,32 milioni di metri cubi ed è oggi realizzata al 48 per cento. «Parliamo di un’infrastruttura che il territorio attende da decenni, segnata da una storia travagliata. Oggi, grazie al nuovo accordo raggiunto con il Ministero, abbiamo la copertura finanziaria necessaria al completamento dei lavori. Il progetto definitivo per l’appalto integrato è già stato approvato a novembre e ora sarà fondamentale accelerare sul cronoprogramma stilato dal Consorzio di bonifica della Sardegna centrale che abbiamo confermato in qualità di soggetto attuatore dell’intervento», aggiunge Saiu. La realizzazione della diga e delle altre opere connesse, tra cui la centrale idroelettrica a valle e gli acquedotti, avranno un costo complessivo di circa 160 milioni di euro.
«È un progetto ambizioso che avrà ricadute importanti sul territorio, in termini di servizi e di sviluppo. Ora sarà fondamentale concentrarci anche sulla progettazione e realizzazione delle infrastrutture complementari alla diga, in particolare la rete di distribuzione delle acque e l’interconnessione con l’impianto di trattamento dei reflui di Su Tuvu, che consentirà di soddisfare il crescente fabbisogno di approvvigionamento idrico, in particolare delle campagne», conclude l’esponente della Giunta.
Il presidente della Regione Solinas: «Abbiamo raggiunto un risultato importante frutto del confronto tra la Regione e il Governo sulle grandi opere fondamentali per lo sviluppo dell’Isola. Per la diga di Cumbidanovu siamo riusciti a garantire le risorse necessarie a far ripartire un cantiere fermo da troppo tempo e ora puntiamo con forza al completamento dell’Infrastruttura».
La diga di Cumbidanovu ha avuto in passato il poco invidiabile primato delle opere pubbliche incompiute, almeno stando a un recente studio dei Confimprendiori. Ora dovrebbe davvero essere la volta buona, in un territorio che ne attende da tempo il completamento, e che in passato ha visto annunci di conclusione imminente e persino il taglio inaugurale d i un nastro per una diga che era ancora da concludere. Era il 2011, e 11 anni dopo si volta pagina.
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