Giovanni Pinna Parpaglia: «Due anni di lavoro per salvare il salvabile del Consorzio per la promozione degli studi nella Sardegna centrale»
Nuoro, il bilancio del commissario liquidatore uscente. Prende il suo posto Antonio Mele, appena nominato
Nuoro «Al momento della nomina (13 gennaio 2022, ndr), ho trovato una situazione desolante». Dopo due anni da commissario di UniNuoro, Giovanni Pinna Parpaglia traccia il suo biliancio, saluta e augura buon lavoro al successore, Antonio Mele, nominato pro tempore (tre mesi) l’altro ieri dalla Regione.
Pinna Parpaglia va indietro con le lancette , a quando ha trovato le strutture consortili chiuse, gli studenti incatenati ai cancelli che chiedevano la riapertura e di poter esercitare il proprio “diritto allo studio”, frequentando le lezioni e sostenendo gli esami di profitto. E ancora: assenza di qualunque struttura organizzativa e di risorse umane inserite in pianta organica dell’Ente; servizio di tesoreria scaduto e non rinnovato; licenze relative ai programmi gestionali disattivate; credenziali di accesso ai principali portali istituzionali inesistenti o non utilizzabili; affidamento dei servizi essenziali scaduti; progetti a valere su fondi europei a rischio di revoca.
«Questi due anni, durante i quali ho esercitato il ruolo di commissario liquidatore, pur nella precarietà scandita da incarichi di breve durata – sottolinea Pinna Parpaglia –, il Consorzio ha ripreso la sua vitalità e, anche con l’ausilio delle risorse umane messe a disposizione dal Comune e dalla Provincia di Nuoro, ho potuto garantire sia la continuità dei servizi che l’ordinato svolgimento delle attività istituzionali. Sono stati realizzati progetti finanziati con fondi europei e non, quali Euraf2022, Fami, NexGenerationNU2030. In virtù di convenzioni siglate con il Comune di Nuoro e l’Università di Sassari, è stata scongiurata la revoca di finanziamenti europei per quasi sei milioni di euro relativi al progetto Restart».
Gli studenti del Consorzio per la promozione degli studi nella Sardegna centrale sono aumentati con le ultime immatricolazioni, con un incremento totale degli iscritti di oltre 50 unità tra l’anno accademico 2022-2023 e quello 2023-2024.
«Ho completato la ricognizione del patrimonio dell’Ente – aggiunge l’ex commissario –, così come la ricostruzione dei rapporti di debito-credito pendenti, nonché la trasmissione dei relativi atti alla Regione. Purtuttavia, è emersa quasi da subito l’inattuabilità della legge regionale così come emanata (scioglimento del Consorzio e costituzione di una nuova Fondazione) per l’impossibilità giuridica di trasferire le posizioni “aperte” (crediti-beni) da un soggetto a un altro, differente per compagine partecipativa e assetto organizzativo».
A seguito di diverse interlocuzioni, «con nota del marzo 2023 – precisa Pinna Parpaglia –, ho rappresentato alla direzione generale della presidenza Ras come l’effettivo e totale passaggio dei rapporti, sia giuridici sia patrimoniali, dal Consorzio alla Fondazione potesse essere realizzato unicamente mediante la trasformazione di un Ente nell’altro. Tale indicazione è stata accolta e inserita nel collegato alla Finanziaria, approvato a settembre e pubblicato il 24 ottobre scorso».
«Essendo scaduto il mio incarico il 30 ottobre, a metà novembre, in assenza di decisioni da parte della Regione ho dato impulso alla riunione dell’Assemblea del Consorzio (costituita dal Comune e dalla Provincia di Nuoro, ndr) perché mi autorizzasse, perlomeno, a portare avanti la gestione ordinaria e, grazie al deliberato assembleare del 22 novembre, ho potuto ricontrattualizzare i dipendenti, messi a disposizione da Comune e Provincia fino a fine febbraio 2024. Ciò ha consentito di non interrompere i servizi pubblici essenziali forniti dal Consorzio e consentirà una regolare e ordinata gestione fino a tutto febbraio 2024, evitando così la problematica e drammatica chiusura dell’Università nuorese».
«Nonostante il mancato completamento dell’iter finalizzato alla costituzione della Fondazione (dipendente dalla recente pubblicazione del collegato alla finanziaria, 24 ottobre 2023) – chiude Giovanni Pinna Parpaglia –, mi ritengo pienamente soddisfatto dell’attività svolta nell’interesse del Consorzio universitario nuorese e del territorio ».