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Sanità

Tre infermieri per 51 pazienti all’ospedale di Nuoro: ecco la lettera denuncia degli operatori

di Simonetta Selloni
Tre infermieri per 51 pazienti all’ospedale di Nuoro: ecco la lettera denuncia degli operatori

Il caos la notte tra l’1 e il 2 settembre in Medicina e Malattie infettive

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Nuoro «La notte tra il primo e il due settembre, nelle Unità operative di Medicina e malattie infettive c’erano ricoverati 51 pazienti, tre dei quali in barella (barelle fatiscenti, non idonee a garantire il comfort e la sicurezza del paziente); in servizio, tre infermieri, due oss e un medico (per le due Unità operative)». Lo scrive Tutto il personale infermieristico e gli oss dei reparti Medicina e Malattie infettive del San Francesco, dieci operatori che hanno firmato una lettera inviata al direttore generale della Asl, Paolo Cannas, al direttore sanitario Serafinangelo Ponti, e via via a tutta la catena di comando del San Francesco. Il tema, è la segnalazione delle criticità, almeno quelle più rilevanti, scrivono infermieri e oss. La situazione che si è verificata nel turno notturno, vale a dire i pochi operatori al lavoro, è la replica di quanto accaduto nel turno pomeridiano di domenica scorsa primo settembre: «In reparto erano presenti 49 degenti, di cui uno in barella, uno in corridoio e uno in ambulatorio visite, tre infermieri, tre oss e un medico».

Numeri impietosi. Il problema, dicono i firmatari della nota, è che «questa condizione di eccessivo carico di lavoro e sovraffollamento si manifesta quotidianamente, nonostante le continue sollecitazioni (sia verbali che scritte) da parte del personale in servizio, diventando ormai di routine».

Ciò che viene denunciato è una generale insicurezza da parte degli operatori, troppo pochi, che si riverbera sulla qualità dell’assistenza ai pazienti ma anche sulla loro sicurezza. «Le stanze di degenza predisposte per tre postazioni letto sono sovraffollate, arrivando a ospitare anche cinque pazienti, i quali si ritrovano a non aver postazione ossigeno e segnalatore acustico di chiamata. Di conseguenza, in caso di urgenza o di emergenza, la viabilità all’interno delle stanze di degenza e in corridoio è compromessa. Nonostante l’adozione di tutti i protocolli per la sicurezza dei pazienti e degli operatori, aumentano i rischi di caduta per i primi nonchè l’insorgere dei rischi correlati ad una movimentazione eccessiva e scorretta dei carichi per i secondi».

C’è anche un profilo igienico che viene segnalato da infermieri e oss. «Il numero eccessivo di pazienti porta ad un maggior consumo di biancheria, non sufficiente al rifacimento dei letti e dell’igiene degli stessi, non garantendo un adeguato comfort e benessere dei pazienti, nonostante le continue sollecitazioni agli organi di competenza». Insomma, condizioni difficili, che, sottolineano gli operatori, sono state già segnalate abbondantemente ai vertici della Asl. Ma finora nulla è cambiato.

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