Il giallo
Olbia, muore dopo il ricovero in ospedale: eseguita l’autopsia su un 49enne
Dopo 24 ore di coma accertato il decesso. Aperta un’inchiesta a carico di ignoti
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Olbia La Procura di Tempio ha disposto la restituzione ai familiari della salma del 49enne di Olbia morto il primo gennaio all’ospedale Giovanni Paolo II, dov’era stato ricoverato. Per fare chiarezza sulle cause della sua morte, così come chiesto dai familiari, il sostituto procuratore Mauro Lavra ha disposto l’autopsia.
L’esame autoptico è stato eseguito ieri, lunedì 13 gennaio, all’istituto di medicina legale di Sassari dal medico legale Angela Seddaiu e dalla specialista Gianfranca Nieddu, a cui la Procura di Tempio ha conferito l’incarico. Il consulente tecnico avrà sessanta giorni di tempo per rispondere con una relazione scritta ai quesiti della Procura volti ad accertare le cause della morte del 49enne. Il funerale del giovane sarà celebrato domani mattina nella chiesa de La Salette. L’inchiesta della Procura di Tempio è a carico di ignoti, nessuno al momento è iscritto nel registro degli indagati.
«Vogliamo capire perché nostro figlio è morto, non puntiamo il dito contro nessuno, ma vogliamo che si faccia chiarezza», avevano detto i genitori e la sorella della vittima che avevano presentato denuncia ai carabinieri, assistiti dall’avvocato Marco Petitta. Il 49enne era stato trasportato all’ospedale da un’ambulanza del 118. Stava male, era in uno stato di forte agitazione, e i sanitari avevano deciso di ricoverarlo. Ma durante il ricovero, l’uomo, secondo quanto riferito ai familiari dagli stessi medici, aveva avuto un arresto cardiaco. Dopo la rianimazione, il cuore aveva ripreso a battere. Ma dopo 24 ore di coma, in assenza dello stato di vigilanza e di coscienza, era stata accertata la morte encefalica.
