Rapina al market poco prima della chiusura: cassiera minacciata con la pistola
Il malvivente è fuggito con 300 euro, i carabinieri di Siniscola sulle tracce del bandito
Siniscola Rapina all’ora di chiusura al market CB in via Barbagia, una traversa della centralissima via De Gasperi. Un rapinatore solitario e armato, con il volto coperto da un cappuccio e da una sciarpa, intorno alle diciannove e trenta di giovedì 7 novembre, si è introdotto con passo deciso verso la cassa posta proprio all’ingresso dell’attività commerciale facendosi consegnare, sotto la minaccia di una pistola, l’incasso contenuto in quel momento nei cassetti, circa trecento euro.
Tutto è durato solo qualche attimo: la commessa sbigottita e spaventata che lavora da 38 anni nell’attività di proprietà di Domenico Bomboi, alla vista della pistola non ha opposto alcuna resistenza, mentre la moglie del titolare e a un altro commesso, indaffarati a sistemare gli scaffali, non si sono accorti di niente.
Solo qualche attimo dopo sentendo le urla spaventate della donna, avrebbero realizzato quanto era appena successo. Il dipendente ha anche provato a recarsi subito fuori dal locale per vedere che strada avesse preso il rapinatore ma senza alcun esito.
Sul posto sono arrivati immediatamente i carabinieri della stazione e della compagnia di Siniscola che hanno raccolto le testimonianze della commessa e dato subito il via alle indagini.
Questa mattina sono state visionate le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona (nei pressi c’è un supermercato, il bar del sindaco Gianluigi Farris e anche una farmacia) con la speranza che abbiano ripreso il passaggio del rapinatore. Non è escluso che il malvivente possa aver agito anche con la complicità di un'altra persona che lo avrebbe atteso in auto.
«È la prima rapina che subiamo da quando abbiamo aperto l’attività – ha dichiarato la moglie del titolare –. Assieme ad un commesso eravamo impegnati a caricare la merce negli scaffali e non ci siamo resi conto di nulla». Ancora scossa, ovviamente, la dipendente che in quel momento si trovava alla cassa.
«Stavamo per effettuare la chiusura quando mi sono vista davanti questa persona con il volto coperto. Credo avesse una sciarpa che gli copriva parte del volto. Mi ha detto di consegnargli i soldi, e io gli ho dato il contante che c’era nelle casse. Lui si è subito allontanato: la rapina è durata una manciata di secondi».
L’allarme come detto, è stato dato sin da subito e carabinieri e polizia, hanno attivato il piano antirapina posizionando posti di blocco nelle strade principali della cittadina. Sono state perlustrate tutte le strade adiacenti ma del rapinatore solitario nessuna traccia.
Le ricerche sinora non hanno portato esito; il malvivente sembra svanito nel nulla. La rapina di giovedì sera si aggiunge a quella messa a segno alcuni giorni fa nella pineta di Orvile a Posada, quando ad essere presi di mira, era stata una coppia di turisti tedeschi. Anche in quel caso, il bottino era stato di poche centinaia di euro.