La Nuova Sardegna

Nuoro Sono stati tutti condannati: le pene non hanno superato l’anno e tre mesi, e sono state sospese con il beneficio della condizionale. Si è concluso così ieri, in tribunale, davanti al giudice monocratico Elena Meloni, il processo che vedeva dieci dipendenti civili dell’ex Artiglieria di viale Sardegna a giudizio per truffa continuata ai danni dello Stato. Perché, secondo l’accusa, si erano «assentati ripetutamente dall’ufficio, durante il normale orario di servizio, senza autorizzazione, facendo artificiosamente figurare le loro prestazioni lavorative nei fogli di presenza e omettendo di utilizzare la scheda magnetica per far risultare i periodi di assenza, con conseguente danno per la pubblica amministrazione».
Gli imputati sono: Sergio Atzeni di Dualchi, Sebastiano Bassu di Nuoro, Pietro Canudu di Oliena, Giuseppe Fois di Nuoro, Roberto Pisanu di Nuoro, Sebastiano Secchi di Posada e Pasqualino Lanzafame di Benetutti – difesi dagli avvocati Pietro Pittalis e Mario Silvestro Pittalis – Giovanni Patta di Sorgono, difeso dagli avvocati Pittalis e Francesco Manduzio, Francesco Carta di Bono, difeso dall’avvocato Florentina Dore, e Rosario Fadda di Orotelli, difeso dall’avvocato Monica Murru.

I fatti contestati risalgono a qualche anno fa: l’indagine era partita il 13 giugno 2018 e si era conclusa il 23 luglio. Ma in precedenza, dopo un’ispezione ministeriale, erano partite alcune sanzioni disciplinari. In seguito i carabinieri avevano perquisito gli uffici di viale Sardegna e sequestrato faldoni, tesserini, documenti cartacei e digitali, ma anche immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’ex caserma. Il processo nato da quell’indagine, dunque, si è concluso con la condanna di tutti gli imputati.