La Nuova Sardegna

Nuoro

A scuola di tradizioni

Il presepe vivente mette insieme bimbi e coro Su Nugoresu

Il presepe vivente mette insieme bimbi e coro Su Nugoresu

La nuova iniziativa del nido “Le Coccole” con la formazione che ha incantato piazza San Pietro a Roma

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Nuoro Detto, fatto: «Ora cercheremo di fare altre belle cose con il coro Su Nugoresu» assicura Antonella Cucca, coordinatrice del nido d’infanzia “Le Coccole”. L’entusiasmo, insomma, è contagioso nei locali dell’asilo di via Sant’Onofrio. Tant’è vero che un progetto tira l’altro. Finito uno, è pronto il prossimo e si pensa al prossimo ancora. Sempre nel segno delle tradizioni. Già protagonisti della riscoperta e valorizzazione del rito Su mortu mortu, i piccoli delle “Coccole” hanno messo in scena per le festività natalizie un presepe vivente che ha conquistato il cuore di tutti i presenti, in primis i genitori oltre che gli amati nonni.

Applausi e sorrisi a non finire per la gioia dei bimbi, di età compresa tra i 0 e i 3 anni. L’allestimento fatto nel nido ha volutamente ricostruito gli ambienti di una volta, dalle botteghe ai laboratori, con tanto di utensili originali prestati per l’occasione. Sono state ricostruite scene di vita quotidiana, di casa e di lavoro, di paese e di campagna. I ventiquattro bambini dell’asilo hanno indossato vestitini confezionati per richiamare arti e mestieri del passato. Un allestimento che è stato anche ospite della dirimpettaia scuola dell’infanzia. Pastori e massajos, lavandaie e stiratrici con tanto di ferro antico al seguito.

Un gruppetto ha persino simulato la preparazione del pane carasau, del pane lentu e delle spianate. «Erano tutti a loro agio» racconta Antonella Cucca. Davanti e attorno alla capanna della natività. Ventiquattro bambini pronti a intonare i canti della tradizione popolare nuorese. Preparati appositamente da Tiziana Coro, che ha organizzato per loro diverse lezioni davvero speciali, i piccoli hanno orgogliosamente cantato insieme ai grandi del coro Su Nugoresu brani come “Nanneddu meu” e “Naschid’est in sa cabanna”. Un’emozione unica per gli allievi del nido d’infanzia “Le Coccole”, visto che nei mesi precedenti l’appuntamento con il Natale ascoltavano le canzoni del coro nei vari momenti della giornata. “Su bolu ’e s’astore”, dell’indimenticato Tonino Puddu, per esempio, è sempre stato il pezzo ideale per accompagnare la nanna pomeridiana dei piccoli.

«Ora non ci resta che continuare su questo solco – va avanti la coordinatrice Cucca –. Con il coso Su Nugoresu sono sicura che nasceranno tante altre belle iniziative». «L’obiettivo è quello di accrescere nei bambini il senso di appartenenza al proprio territorio, alla propria città – aveva spiegato la responsabile del nido in occasione de Su mortu mortu –. non solo ai piccoli che nascono e crescono in città ma anche a quelli di altre etnie che frequentano sia l’asilo che la scuola dell'infanzia e che vanno alla scoperta delle nostre tradizioni con spirito di curiosità».

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