Comunali 2025, i giovani di Confindustria ai candidati: «Nuoro riparta dalle idee»
Alessandro Pittorra: «Le nuove imprese sono la vera chiave del rilancio»
Nuoro «Rilanciare la città puntando sulle imprese e sui giovani». È l’appello del presidente dei “Giovani imprenditori” di Confindustria Sardegna centrale, Alessandro Pittorra, che, rivolgendosi alla futura classe dirigente della città, in vista delle imminenti elezioni amministrative, ha tra i suoi obbiettivi principali, proprio quello di rafforzare il ruolo delle nuove generazioni e delle loro idee imprenditoriali come chiave per la ripartenza Nuorese. «La nostra è la prima provincia in Sardegna per numero di imprese giovanili – afferma –. Eppure, nonostante la determinazione e la tenacia dei giovani, diventa sempre più difficile trattenere e attrarre talenti nelle nostre aziende». L’appello del presidente dei Giovani imprenditori è in linea con quello del presidente del consorzio operatori di Pratosardo, Giampiero Pittorra, che alcuni giorni fa aveva lanciato un messaggio alle forze politiche in campo. Alla prossima giunta civica, di fatto, si chiede l’impegno ad occuparsi dell’area industriale proprio per renderla attrattiva soprattutto per i giovani imprenditori. «Il nostro gruppo è formato da imprenditori di seconda e terza generazione che, per passione, attaccamento al territorio e spirito di innovazione, hanno scelto di proseguire e sviluppare i progetti avviati dalle generazioni precedenti – spiega ancora Pittorra –. Tuttavia, la fuga dei giovani talenti da Nuoro e dal centro Sardegna continua e questi temi sembrano sparire dal dibattito pubblico».
Secondo i giovani di Confidustria, Nuoro e il territorio dovrebbero ancora punta sullo sviluppo industriale. «C’è chi sostiene che l’industria sia ormai superata e che si debba puntare esclusivamente sui servizi. Ma servizi rivolti a chi, se non ci sono imprese a sostenerli – si chiede il presidente dei Giovani imprenditori –? Senza un tessuto produttivo solido, la sostenibilità dei servizi è destinata a fallire. Le nostre aziende devono essere messe nelle condizioni di competere con i loro principali concorrenti, che oggi beneficiano di una posizione geografica più favorevole e di una rete infrastrutturale moderna ed efficiente, che a Nuoro e nel centro Sardegna continuano a mancare». E prosegue: «Questo territorio non può più permettersi di aspettare. Se la situazione non cambia, presto non ci saranno più giovani né professionisti a supportare le poche imprese rimaste e ogni speranza di nuove iniziative economiche svanirà. Stabilizzare il personale negli enti pubblici e previdenziali può creare occupazione nel breve periodo. Ma un’economia è sostenibile solo quando l’indotto generato è superiore ai costi necessari al suo mantenimento. E questo può avvenire solo attraverso le imprese, che sono il motore nei territori».
Il tema dei trasporti rimane centrale anche per i giovani imprenditori di un territorio che vede il suo capoluogo ancora sconnesso dai collegamenti ferroviari. «Abbiamo bisogno di strumenti per far crescere grandi aziende capaci di diventare eccellenze e simboli di questo territorio. Aziende che producano, creino valore e portino i nostri prodotti oltre i confini, generando opportunità per tutto il sistema economico locale. Ma per realizzare tutto questo è necessario intervenire sulle infrastrutture e farlo subito. Non si può essere competitivi se mancano collegamenti rapidi ed efficienti. Non si può essere competitivi se per raggiungere un paese vicino si impiegano ore di viaggio su strade progettate un secolo fa». La soluzione? Secondo Alessandro Pittorra può essere l’avvento dell’Einstein telescope: «L’Et rappresenta certamente una straordinaria occasione di sviluppo. Il tema cruciale, però, è quello del lavoro e degli investimenti per la creazione di un contesto competitivo e attrezzato a valorizzare a pieno opportunità come queste. Noi, giovani imprenditori, abbiamo la passione e le competenze per far crescere le aziende che guidiamo. Chiediamo solo di poter competere ad armi pari – conclude –. Vogliamo continuare a investire in questo territorio non solo per orgoglio, ma perché crediamo in una crescita economica e sociale concreta, che sia il fondamento di un futuro sostenibile per tutti».