La Nuova Sardegna

Sassari

Urbanistica e polemiche

La Confcommercio: «A Sassari non servono grandi strutture ma un piano complessivo»

La Confcommercio: «A Sassari non servono grandi strutture ma un piano complessivo»

Il presidente territoriale Alberto Fois chiede al Comune un tavolo condiviso

3 MINUTI DI LETTURA





Sassari «La Confcommercio è vicina a tutti, però quello che ci preme è evitare la chiusura dei piccoli esercizi che sta uccidendo il centro della città. E crediamo che sederci a un tavolo insieme all’amministrazione comunale per discutere un Piano del commercio sia la strada giusta per lavorare insieme in questa direzione». Alberto Fois, presidente della Confcommercio territoriale, interviene così nel dibattito sulla pratica urbanistica approvata in consiglio comunale per il terreno di piazzale Segni a fianco al PalaSerradimigni.

Pratica che apre alla possibilità di veder sorgere un certo tipo di strutture commerciali in una zona della città dove, blindata in qualche modo Predda Niedda, sembra essersi spostato il Risiko dei supermarket: Eurospin in via Carlo Felice, Lidl in via Coradduzza, Conad in via Gramsci, MD in piazzale Segni, mentre dall’altra parte di via Gramsci alla confluenza con via Luna e Sole, è stata di fatto autorizzata un’operazione simile a quella di piazzale Segni.

La posizione della Confcommercio territoriale chiama in causa anche la classe politica cittadina, perché se è vero che si tratta di operazioni tutte a norma di legge, è inequivocabile il fatto che negli ultimi vent’anni a Sassari gli investimenti sembrano orientati soprattutto in supermarket e bar, con le pizzerie d’asporto a completare il podio: «Inutile girarci intorno, serve un Piano del commercio – aggiunge Fois –. Se vogliamo proteggere, non ci si può limitare semplicemente a verificare che tutto sia in regola con le disposizioni della legge ma è il momento di dare le linee guida allo sviluppo. Si è sempre parlato della crisi del centro storico basso, ma il deserto sta arrivando da altre parti, per esempio nel primo tratto di viale Italia e in via Cagliari. Le botteghe che ancora resistono andrebbero inserite dall’Unesco nel patrimonio dell’umanità. È arrivato il momento di tutelare i piccoli, non si sente il bisogno di altre aperture. Perfettamente legali, sia chiaro, ma è chiaro che a Sassari serve un indirizzo chiaro. Poniamoci anche altre domande, ci sono zone dove vengono aperti solo bar e ristoranti: in altre città italiane hanno messo dei limiti anche in questo senso, forse dovremmo pensarci anche noi». L’argomento del Piano del commercio era stato affrontato dalla precedente giunta Campus, ma si era arenato in Regione. Alberto Fois bussa così alla porta di Giuseppe Mascia: «Una delle prime cose che ho detto un anno fa è stata la disponibilità a sederci attorno a un tavolo e voglio ripeterlo. Anzi, l’ideale sarebbe un tavolo allargato anche al turismo perché si tratta di argomenti strettamente legati. Il Piano del commercio è necessario perché non si può subire una liberalizzazione senza controllo, dobbiamo darci delle linee guida».

Nel corso degli anni, la città ha visto avventure imprenditoriali legate all’edilizia commerciale con alterne fortune perché il mercato è quello che è, tra numeri della popolazione e reddito pro capite non certo esagerato. Nel giro di un chilometro sulla stessa direzione, si è assistito all’ascesa e alla caduta di Corte Santa Maria, alle complicate vicende del Tanit, all’avventura ipotizzata all’inizio degli anni Duemila e mai realizzata nell’area di Multineddu dietro il cimitero, finita all’asta. Così come, dall’altra parte, in via Budapest, la Galleria Monserrat si tiene in piedi soprattutto grazie al supermercato. Insomma, si rischia l’ennesima puntata di una serie tv che stanca chi la guarda ma non chi la produce. «Bisogna decidere cosa fare in città e come farlo– chiude Alberto Fois –. Rispettando le leggi, ma un’idea della direzione da prendere dobbiamo averla».

Primo piano
Il ritrovamento

Cadavere senza testa in spiaggia, era un uomo: tutte le ipotesi

di Alessandro Farina
Le nostre iniziative