La Nuova Sardegna

Olbia

Palau, il nuovo Puc arriva in aula

di Serena Lullia
Palau, il nuovo Puc arriva in aula

Il piano urbanistico sarà adottato oggi. Taglio del 38% di volumi in zona C come indicato dalla Regione

2 MINUTI DI LETTURA





PALAU. Il Puc messo a dieta di metri cubi dalla Regione arriva in aula. Nel 2012 Il Comitato tecnico regionale per l'urbanistica aveva “rimandato" il piano messo a punto dalla giunta Cuccu. L'amministrazione di Francesco Pala ha seguito le indicazioni di Cagliari, dando però anche una sua impronta al vangelo del mattone. Questo pomeriggio, alle 16, il Puc, già pubblicato on line alla fine di luglio, sarà illustrato dai tecnici e votato dall'aula. Una prima adozione. Nei 60 giorni successivi i cittadini potranno presentare le osservazioni che dovranno poi essere esaminate dai tecnici. A quel punto il fascicolo del Piano prenderà di nuovo la strada di Cagliari.

Sforbiciata dei volumi. La Regione era stata chiara. Meno cemento sotto l’Orso, sia nelle zone turistiche sui litorali, sia nelle zone di espansione urbana (Villa Triste, Baragge, Monte Altura, via Razzoli, le frazioni di Capannaccia e Barrabisa). «Abbiamo proceduto a una riduzione del 38% dei volumi nelle aree di espansione e del 20% nelle zone turistiche _ spiega il sindaco Francesco Pala –. Abbiamo seguito le indicazioni arrivate dal Ctru e dalla Provincia. Puntiamo a un tipo di edilizia a basso impatto ambientale. Le nuove lottizzazioni dovranno prevedere costruzioni di tipo unifamiliare o bi-trifamiliare al massimo, con spazi verdi. Questa adozione era uno degli obiettivi prioritari del programma elettorale della mia lista».

Case popolari. Le aree in cui far sorgere le case di edilizia popolare restano le stesse indicate dalla giunta Cuccu. «Ma in base a quanto c'è stato imposto dal Ctru abbiamo ridotto il consumo del territorio recuperando 48mila metri cubi», commenta il primo cittadino.

Stazzi beni identitari. Il Comune ha fatto fare un censimento degli stazzi del territorio. Poco meno di 50 quelli esistenti. «Ma non tutti sono ovviamente da considerare beni identitari – sottolinea Pala –. Lo studio, di concerto anche con la Soprintendenza è stato finalizzato a capire quali di questi edifici hanno un valore storico e quindi devono essere conservati nel tempo allo stato attuale. E quali invece non rispondono ai requisiti di storicità e possono essere modificati».

Zone agricole. Già nel 2003 il comune di Palau aveva introdotto rigide regole per i nuovi mattoni nelle campagne, anticipando alcuni provvedimenti regionali. Come il il lotto minimo di 3 ettari. «Anche in questo ambito si siamo uniformati alle norme regionali – conclude Pala –. Non saranno consentite seconde case nell’agro, ma solo abitazioni principali per i residenti che attestino di svolgere attività agricole».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
La maxi inchiesta

La latitanza del boss Raduano dopo l’evasione: ecco cosa sappiamo

di Serena Lullia

Cronaca

Olbia, protestano i pensionati della piazza: «Lasciateci le nostre panchine»

Le nostre iniziative