La Nuova Sardegna

Olbia

Un sorriso in corsia, alla onlus Pollicino il Premio bontà 2016

di Dario Budroni
Un sorriso in corsia, alla onlus Pollicino il Premio bontà 2016

Assegnato alla fondatrice dell’associazione, Katiuscia Canu Le 30 volontarie assistono i bambini nel reparto di pediatria

11 dicembre 2016
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OLBIA. La terapia che somministrano è il sorriso. I volontari dell'associazione Pollicino portano da dieci anni una ventata di spensieratezza tra le stanze dell'ospedale. Il peso del ricovero, per i bambini e le loro famiglie, diventa così più leggero e sopportabile. Per questo è stato deciso di premiare chi ha dato vita a una realtà che da subito è diventata solido punto di riferimento per tantissime persone. Katiuscia Canu, presidente dell'associazione Pollicino, ha ricevuto ieri mattina il «Premio bontà Antonio Degortes». Circondata dai suoi volontari, Katiuscia Canu ha ringraziato i promotori del premio e con umiltà ha detto: «Sono davvero onorata, ma non penso di avere fatto niente di straordinario».

La scelta. Il premio è stato istituito nel 2008 per ricordare la figura di Antonio Degortes, olbiese, scomparso nel 2006, una persona ricordata per la sua infinità bontà. Così ogni anno i suoi amici individuano una persona che si è distinta per generosità, bontà e solidarietà. Stavolta hanno scelto Katiuscia Canu, esattamente dieci anni dopo la fondazione dell'associazione Pollicino, una onlus che si occupa di coccolare a suon di giochi e sorrisi i bambini ricoverato al Giovanni Paolo II e di fornire assistenza a tutti quei bimbi che vivono in famiglie economicamente disagiate. Katiuscia Canu ha ricevuto una targa ricordo dal vicesindaco Angelo Cocciu.

Mamma sensibile. Negli anni scorsi sono stati premiati Francesco Gambella, don Andrea Raffatellu, suor Immacolata delle Suore di Gesù crocifisso, Tonino Cau, Maria Antonietta Scanu, Ginetto Mattana, Enzo Giagoni e suor Luigia Leoni. La motivazione del premio a Katiuscia Canu è questa: «Una mamma capace di riconoscere la solitudine di un bambino in ospedale, una operatrice socioassistenziale per l'infanzia che ha fondato l'associazione Pollicino per aiutare i bambini che trascorrono in ospedale parte della propria infanzia. Una donna forte abbastanza per intuire la sofferenza di un'altra mamma creando non solo le condizioni per offrire assistenza ludica ai bambini ricoverati, ma anche assistenza domiciliare per poter garantire il diritto più semplice: il diritto di essere bambino».

Le attività. I volontari della onlus, una trentina, passano il loro tempo tra stanze e corsie col volto truccato e indosso abiti colorati. Regalano sorrisi, ma non solo. Da tempo Pollicino ha avviato un progetto di assistenza ai bimbi bisognosi, intensificato dopo l'alluvione. Inoltre l'associazione gestisce la sala giochi dell'ospedale olbiese. Come tutte le realtà che operano nel campo della solidarietà, anche Pollicino avrebbe bisogno di maggiori risorse per sostenere le proprie attività. Katiuscia Canu, ieri mattina, è apparsa molto emozionata: «Mi trema il cuore e ringrazio i miei volontari, perché portano colore dove colore non c'è». Presenti alla cerimonia anche parenti e amici di Antonio Degortes.

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