La Nuova Sardegna

Olbia

Vivere Olbia: «Concessioni al 2033»

Vivere Olbia: «Concessioni al 2033»

La civica che sostiene Navone ribadisce la sua posizione sulle licenze balneari

24 maggio 2021
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OLBIA. La lista civica “Vivere Olbia” non ha dubbi sul futuro delle concessioni balneari. Proroga al 2033. Il gruppo che sostiene Augusto Navone sindaco spazza via qualsiasi dubbio sulla sua posizione. «In questi anni l’amministrazione comunale di Olbia ha prodotto solo incertezze e preoccupazioni, con grave danno all’economia dell’intero settore turistico e imprenditoriale del nostro territorio – è il pensiero di Vivere Olbia –. Per tali motivi su questi punti non possono esserci incertezze. Il nostro programma prevede senza alcuna esitazione la posizione favorevole all'estensione delle concessioni balneari fino al 2033 e tutto ciò che può essere utile alla salvaguardia dei diritti dei nostri concittadini».

Vivere Olbia fa il punto sulle licenze balneari in città. «Ci teniamo a sottolineare che il 90% sono a conduzione familiare e sono di 200/300 metri quadri. Per questi motivi, i grandi sacrifici portati avanti con fatica dai singoli imprenditori meritano il dovuto rispetto e le giuste considerazioni. Non possiamo tollerare che su certi aspetti si crei confusione e poca chiarezza. Il fatturato che viene generato d’estate non è mai garanzia di un inverno sicuro. Le spese di gestione sono lievitate insieme ai costi per il canone demaniale, aumentato dal governo Conte 7 volte rispetto al valore precedente. Di questi problemi reali bisogna tenerne conto senza grilli per la testa».

L’amministrazione Nizzi, da subito, aveva detto no al rinnovo automatico per 15 anni delle concessioni perché contrario, a suo dire, alla direttiva europea Bolkestein. La Regione ha prima minacciato il commissariamento dei comuni che non si adeguavano, poi ha provveduto ad avocare a sé la competenza sul Demanio sottraendola di fatto agli enti locali. Al momento la validità delle licenze è garantita fino a ottobre dalla proroga dello stato di emergenza del Governo Draghi. Gli imprenditori del mare e del sole aspettano che gli uffici regionali del Demanio firmino l’estensione al 2033.



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