Rione San Simplicio vandali scatenati
Dopo le bombe carta, fioriere e scalini di pietra distrutti La rabbia dei residenti: «Tornare a casa di sera fa paura»
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OLBIA. Dopo le bombe carta, gli atti vandalici. Sono fine settimana difficili per il quartiere San Simplicio, tra i dintorni dell’antica basilica romanica e il passaggio a livello tra il corso Umberto, via Mameli e via Vittorio Veneto. Fioriere rovesciate e ciclamini strappati nella gradinata tra l’antica chiesa di pietra e via d’Annunzio. Gradini spaccati in più punti, forse con una grossa pietra, lungo via Mameli a pochi passi dal portone di vetro che due settimane fa era stato danneggiato dall’esplosione di una bomba carta o di un grosso petardo, forse lanciato da un’auto.
«A giudicare dalle urla e dagli schiamazzi che abbiamo sentito deve essere accaduto intorno a mezzanotte», spiega una residente che ieri mattina, insieme a tanti altri, si è ritrovata a discutere nella pagina facebook dedicata alla vita del quartiere dell’ennesima notte di rabbia e tensione. Gli effetti del raid sono stati documentati con una serie di foto, immediatamente pubblicate sui social. Sono anche partite le segnalazioni alle forze dell’ordine, in particolare alla polizia municipale, anche se nel quartiere prevale la rassegnazione: le telecamere della zona, a parte quelle immediatamente intorno alla basilica romanica, sarebbero tutte fuori uso. La speranza è che fossero operative le telecamere del ristorante asiatico di via San Simplicio, davanti al quale sono stati frantumati i gradini di marmo.
«Non escludiamo che fossero ragazzi, magari ragazzini – dice una residente – ma non possiamo liquidare questi episodi come ragazzate e far finta di nulla. Qui c’è gente che la sera ha paura di rientrare a casa».
Nel quartiere, come in altre zone della città, cresce l’esasperazione. Per i danni e per le chiassate. Le richieste sono quelle già sentite in tanti altri casi: più telecamere, più controlli delle forze dell’ordine e più attenzione da parte delle famiglie.
Quello dei giovanissimi che nei fine settimana si radunano in gruppi dove spesso scorre l’alcol – come testimoniano le tensioni con i residenti e il tappetto di bottiglie e vetri rotti che viene rimosso al mattino dagli operatori ecologici – è un problema che in città emerge periodicamente, specie nella zona intorno al centro cittadino. Nell’elenco adesso va inserito anche il quartiere San Simplicio. Negli ultimi mesi, agli atti vandalici si sono aggiunte le esplosioni. Grossi petardi, a volte bombe carta, vengono fatte detonare nelle ore serali e notturne disturbando il riposo e mettendo in allarme i nervi dei residenti. Succede in diverse parti della città, ma ora è San Simplicio, in particolare, a sentirsi nel mirino. (r.o.)
«A giudicare dalle urla e dagli schiamazzi che abbiamo sentito deve essere accaduto intorno a mezzanotte», spiega una residente che ieri mattina, insieme a tanti altri, si è ritrovata a discutere nella pagina facebook dedicata alla vita del quartiere dell’ennesima notte di rabbia e tensione. Gli effetti del raid sono stati documentati con una serie di foto, immediatamente pubblicate sui social. Sono anche partite le segnalazioni alle forze dell’ordine, in particolare alla polizia municipale, anche se nel quartiere prevale la rassegnazione: le telecamere della zona, a parte quelle immediatamente intorno alla basilica romanica, sarebbero tutte fuori uso. La speranza è che fossero operative le telecamere del ristorante asiatico di via San Simplicio, davanti al quale sono stati frantumati i gradini di marmo.
«Non escludiamo che fossero ragazzi, magari ragazzini – dice una residente – ma non possiamo liquidare questi episodi come ragazzate e far finta di nulla. Qui c’è gente che la sera ha paura di rientrare a casa».
Nel quartiere, come in altre zone della città, cresce l’esasperazione. Per i danni e per le chiassate. Le richieste sono quelle già sentite in tanti altri casi: più telecamere, più controlli delle forze dell’ordine e più attenzione da parte delle famiglie.
Quello dei giovanissimi che nei fine settimana si radunano in gruppi dove spesso scorre l’alcol – come testimoniano le tensioni con i residenti e il tappetto di bottiglie e vetri rotti che viene rimosso al mattino dagli operatori ecologici – è un problema che in città emerge periodicamente, specie nella zona intorno al centro cittadino. Nell’elenco adesso va inserito anche il quartiere San Simplicio. Negli ultimi mesi, agli atti vandalici si sono aggiunte le esplosioni. Grossi petardi, a volte bombe carta, vengono fatte detonare nelle ore serali e notturne disturbando il riposo e mettendo in allarme i nervi dei residenti. Succede in diverse parti della città, ma ora è San Simplicio, in particolare, a sentirsi nel mirino. (r.o.)