Il Polo per l’innovazione nasce con i fondi del Pnrr
di Giandomenico Mele
Nell’area industriale di Olbia uno dei cinque progetti dell’Università di Sassari Sarà realizzato nel terzo padiglione della Pte del consorzio industriale Cipnes
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OLBIA. La Piattaforma tecnologica europea della zona industriale di Olbia si trasformerà anche in un polo strategico per l’innovazione, il trasferimento tecnologico e lo sviluppo del territorio. Lo farà anche attraverso le risorse del Pnrr, la declinazione italiana per attrarre le ingenti risorse europee del programma Next generation Eu. E lo farà grazie all’intervento dell’Università di Sassari, in uno dei cinque progetti elaborati dall’ateneo, per cento milioni di euro complessivi, distribuiti su tutta l’isola per riqualificare strutture di prestigio e trasformarle in poli di tecnologia, servizi e didattica.
Il finanziamento. Ammonta a 16,5 milioni di euro la cifra messa a disposizione dell’Università per l’intervento infrastrutturale costituito dal Padiglione numero 3 della Pte di Olbia, con le annesse sistemazioni esterne. Si tratta del terzo e più grande dei padiglioni previsti nella configurazione progettuale originaria della Pte, da destinare alla collocazione di attività di innovazione, ricerca sperimentale applicata all’industria, incubazione e acceleratori d’impresa. L’Università di Sassari ha mosso il primo passo nella corsa ai fondi del Pnrr: tutti i progetti presentati hanno superato la prima fase di valutazione dell’Agenzia per la coesione territoriale. L’ateneo aveva risposto all’avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale per finanziare interventi di riqualificazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno”.
Il progetto. Il polo è progettato per favorire l'interscambio tra l’Università di Sassari, il Consorzio universitario, i laboratori per l’innovazione, il sistema imprenditoriale e il sistema territoriale. La sua localizzazione, in particolare, è stata scelta all’interno del distretto produttivo consortile di Olbia, dove è stata prevista la realizzazione del polo tecnologico multifunzionale dedicato allo sviluppo di un articolato programma di marketing territoriale per la promozione delle attività produttive identitarie della Sardegna, con focus sulle filiere agroalimentare e ittiche, le produzioni dell’artigianato artistico, del design e della nautica, unitamente all’attività di promozione dei territori. La localizzazione nei pressi del porto e dell’aeroporto costituisce un valore aggiunto.
L’intervento. I partner dell’iniziativa, insieme alla proponente Università di Sassari, sono Cipnes Gallura, Consorzio per il polo universitario di Olbia e il Comune di Olbia. La fase attuale prevede da parte del Cipnes la predisposizione di tutte le informazioni economiche e demografiche. L’intervento insiste sul terzo e più grande dei tre padiglioni della Pte da destinare alla collocazione di attività di innovazione, ricerca sperimentale applicata all’industria, incubazione ed accelerazione d’impresa. La costruzione del padiglione, con una superficie di 3.256 metri quadrati, comprende una terrazza tecnica scoperta di 336 metri quadrati. Esternamente si prevede la realizzazione di una porzione del piazzale di ingresso di 532 metri quadrati, un’area pedonale esterna al fabbricato di 1.457 metri quadrati.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il finanziamento. Ammonta a 16,5 milioni di euro la cifra messa a disposizione dell’Università per l’intervento infrastrutturale costituito dal Padiglione numero 3 della Pte di Olbia, con le annesse sistemazioni esterne. Si tratta del terzo e più grande dei padiglioni previsti nella configurazione progettuale originaria della Pte, da destinare alla collocazione di attività di innovazione, ricerca sperimentale applicata all’industria, incubazione e acceleratori d’impresa. L’Università di Sassari ha mosso il primo passo nella corsa ai fondi del Pnrr: tutti i progetti presentati hanno superato la prima fase di valutazione dell’Agenzia per la coesione territoriale. L’ateneo aveva risposto all’avviso pubblico per la manifestazione di interesse per la candidatura di idee progettuali da ammettere ad una procedura negoziale per finanziare interventi di riqualificazione di siti per la creazione di ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno”.
Il progetto. Il polo è progettato per favorire l'interscambio tra l’Università di Sassari, il Consorzio universitario, i laboratori per l’innovazione, il sistema imprenditoriale e il sistema territoriale. La sua localizzazione, in particolare, è stata scelta all’interno del distretto produttivo consortile di Olbia, dove è stata prevista la realizzazione del polo tecnologico multifunzionale dedicato allo sviluppo di un articolato programma di marketing territoriale per la promozione delle attività produttive identitarie della Sardegna, con focus sulle filiere agroalimentare e ittiche, le produzioni dell’artigianato artistico, del design e della nautica, unitamente all’attività di promozione dei territori. La localizzazione nei pressi del porto e dell’aeroporto costituisce un valore aggiunto.
L’intervento. I partner dell’iniziativa, insieme alla proponente Università di Sassari, sono Cipnes Gallura, Consorzio per il polo universitario di Olbia e il Comune di Olbia. La fase attuale prevede da parte del Cipnes la predisposizione di tutte le informazioni economiche e demografiche. L’intervento insiste sul terzo e più grande dei tre padiglioni della Pte da destinare alla collocazione di attività di innovazione, ricerca sperimentale applicata all’industria, incubazione ed accelerazione d’impresa. La costruzione del padiglione, con una superficie di 3.256 metri quadrati, comprende una terrazza tecnica scoperta di 336 metri quadrati. Esternamente si prevede la realizzazione di una porzione del piazzale di ingresso di 532 metri quadrati, un’area pedonale esterna al fabbricato di 1.457 metri quadrati.
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