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A Padru 3 secoli di storia da salvare, i turisti scoprono gli antichi borghi

Paolo Ardovino
A Padru 3 secoli di storia da salvare, i turisti scoprono gli antichi borghi

La riqualificazione di Sa Pedra Bianca, Badu Andria, Poltolu e Baddevera

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Padru Borghi antichi non vuol dire vecchi borghi. Possono diventare sinonimi, piuttosto, di luoghi ritrovati, testimoni della nascita, dell’evoluzione, della scomparsa della cultura degli stazzi. Luoghi testimoni di vite di almeno tre secoli, racchiuse in piccole frazioni che non vogliono fare la parte dei paesi-fantasma. Semmai, nuovi attrattori turistici. È l’idea lanciata dal Comune di Padru attraverso un piano di riqualificazione dei centri storici di Sa Pedra Bianca, Poltolu, Badu Andria e Baddevera portato avanti in questi mesi. L’intervento denominato “Antichi borghi”, rientra nel programma di sviluppo territoriale della Regione che ha interessato i comuni della Comunità montana del Monte Acuto e della Riviera di Gallura.

Poltolu e Badu Andria sono disabitati da anni, Sa Pedra Bianca e Baddevera contano oggi ancora qualche famiglia. Tutti, in un modo o nell’altro, accolgono le visite di turisti o isolani incuriositi dai loro scorci e dai resti dei primi centri abitati. Casupole in pietra e in legno, viottoli e strade per il passaggio dei carri e del bestiame. Durante questi lavori di riqualificazioni, le vecchie vie sono state private del manto bitumato per far risaltare i lastricati in selciato di pietra. È stata sistemata la cartellonistica informativa, con pannelli in italiano e in inglese. Un Qr code collega il visitatore con il sito del Comune, dove è possibile raccogliere notizie storiche, antropologiche ed etnografiche. Per una spesa totale di 165mila euro.

Nel territorio di Padru sono presenti tredici frazioni abitate, cinque borghi completamente disabitati e ogni centro è cresciuto con una parte che ha incontrato la modernità e una che tiene ancora intatta la configurazione storica. «È importante essere partiti con questo grande intervento – commenta il sindaco di Padru, Antonello Idini –, che valorizza il territorio più estremo del comune per una finalità di carattere turistico». Si attende una seconda parte, «abbiamo avuto conferma dall’assessorato regionale al Bilancio di un surplus di finanziamento europeo che ci consentirà di ultimare il lavoro su Pedra Bianca vecchia». L’obiettivo è far trovare i borghi pronti ad accogliere i visitatori, e anche creare una struttura ricettiva diffusa: «Programmiamo di riconvertire alcuni caseggiati abbandonati in B&b e affittacamere».

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