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Ambiente

A Olbia raccolta differenziata in tilt: il nuovo appalto parte male

di Serena Lullia
A Olbia raccolta differenziata in tilt: il nuovo appalto parte male

Isole ecologiche come discariche, ritiri saltati, zero controlli

12 agosto 2023
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Olbia La gogna mediatica degli allergici alla differenziata è rimasta uno spot dalla vita short. L’amore per Olbia deve avere reso cieche anche le telecamere che avrebbero dovuto immortalare i lanciatori di sacchetti, puniti con una multa per lo sfregio ambientale. Di sicuro la raccolta dei rifiuti è in tilt. Dire che il metodo De Vizia, società al secondo milionario mandato in città, è andato in crash e i meccanismi di controllo esistono solo a chiacchiere, non significa non voler bene alla città. Le telefonate che segnalano ritiri saltati arrivano da diverse zone. Non solo da cittadini, ma anche da attività commerciali. E poi basta fare un giro nelle isole ecologiche, da Olbiamare al molo Brin a Isticadeddu, per avere conferma che, sull’immagine dell’Olbia bella che i cittadini vorrebbero, c’è ancora parecchio da lavorare.

Isole ecologiche Utili, preziose, ma pericolose quando funzionano a intermittenza. Il meccanismo della tessera sanitaria riservata ai residenti, dovrebbe consentire di gettare i rifiuti differenziati in autonomia. Al molo Brin, fronte museo archeologico, da settimane è impossibile conferire secondo le regole. Il monitor touch – attraverso il quale si accede dopo aver strisciato la tessera per scegliere i cestini in cui conferire in base al tipo di rifiuto – è uno schermo nero. I cestini a scomparsa però sono aperti. Resta sigillato solo il contenitore del secco residuo. Il risultato è un conferimento senza regole. Selvaggio. Le telecamere sembrano non accorgersi di tutto questa anarchica operazione che prosegue giorno e notte. L’impressione è che gli occhi bionici siano immersi in un profondo sonno. «Guardi, tanto non funziona nulla, butti dove le capita. Qui nessuno controlla. Sì anche il secco nella plastica», è una frase ricorrente di chi conosce come funziona al molo Brin. Copione simile all’isola ecologica di Olbiamare. Qui sono più le volte che la tessera sanitaria non funziona. Capita spesso di trovare lunghe file di coscienziosi cittadini. Aspettano che qualcun altro strisci la sua card per capire se la loro non va per problemi tecnici. All’ennesimo tentativo fallito, forse perché l’isola ha già la pancia piena di rifiuti, in molti lasciano i sacchi differenziati all’esterno. Che si accumulano ora dopo ora. «Tutta questa roba finisce nell’indifferenziata – confida a microfoni spenti un operatore della De Vizia – e poi in discarica. Altro che differenziare. È impossibile».

Le segnalazioni «Buongiorno, c’è uno sciopero della De Vizia? A Marina Maria da due giorni non passa nessuno a ritirare i mastelli». Questa è una delle telefonate arrivate alla nostra redazione in questi giorni. Simile ad altre partite con tanto di fotografie per spiegare il disservizio da zone come La Mendula e Isticadeddu.

Nuovo appalto Dal primo luglio è partito il nuovo appalto della nettezza urbana. Da 19 milioni di euro all’anno. Servizio in continuità perché vinto ancora una volta dalla società De Vizia. Un appalto pensato per essere rivoluzionario. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione è migliorare la qualità del servizio. Tra le novità la tariffa puntuale, cioè pagare in base alla quantità media prodotta. Rivoluzione da realizzare in 13 mesi. Un ruolo importante verrà svolto dagli operatori. Per incentivarli la De Vizia dovrà versare come premio di produttività annua almeno il 50% della somma percepita dal Comune di Olbia come premialità.

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