La Nuova Sardegna

Olbia

Il futuro della nautica

Una start up con base in Costa Smeralda per realizzare barche esclusive

di Mauro Pileri
Una start up con base in Costa Smeralda per realizzare barche esclusive

Il giovane Aldo Silvestroni ha scelto Porto Cervo per i suoi prototipi personalizzati dalle maestranze locali

25 novembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Arzachena La passione per una barca speciale, la voglia di personalizzarla con dettagli e materiali pregiati e lo scenario della Costa Smeralda sullo sfondo. È questo il contesto che vede nascere “The Boston Guy”, una start up nata grazie alla volontà di Aldo Silvestroni, ex responsabile della comunicazione di una tech company quotata in borsa che ha voluto fare di Arzachena e Porto Cervo la base per il suo progetto.

Proprio qui ha trovato le maestranze in grado di realizzare le migliori personalizzazioni per le sue barche. La base da cui si parte è il Boston whaler, una versatile imbarcazione americana prodotta in Florida, icona dello yachting americano ed esportata in tutto il mondo. Spesso immortalata in diverse pellicole cinematografiche, il Boston whaler è stato utilizzato anche dalle forze speciali americane e da diversi corpi militari in tutto il mondo per la robustezza dello scafo, l’inaffondabilità e la maneggevolezza.

Romano, ma molto legato alla Sardegna fin da bambino, Silvestroni fa la spola ogni settimana per controllare lo stato di avanzamento dei prototipi. I suoi Boston whaler, con le forme retrò, riportano con un flashback ai primi anni della Costa Smeralda, alla sua filosofia.

«Raffinati, esclusivi e senza tracce di ostentazione», commenta. Il legame con la Costa Smeralda Silvestroni lo ha avuto fin da piccolo, quando a Porto Cervo trascorreva tutte le estati. «Sono sempre stato legato a questa terra, mio nonno arrivò in Costa Smeralda come costruttore ai suoi inizi. Questo tratto di Sardegna mi è sempre stato descritto da mio nonno e da mio padre come una terra incontaminata, con dei servizi invidiati da tutto il mondo, grazie all’ospitalità dei sardi. Quando ho deciso di intraprendere questa avventura ho scelto il posto sulla terra a cui tenevo di più».

Il 31enne ha deciso di mettere in stand-by la sua carriera per avviare il nuovo progetto, ma la passione viene da lontano. «A 13 anni mio padre mi regalò uno scafo e iniziai a costruire un tendalino con le canne di bambù prese proprio dietro Porto Cervo Marina, poi aggiunsi un pareo come copertura. Oggi invece delle canne faccio realizzare pali in acciaio, la consolle è realizzata in mogano, gli interni in tek, le cuscinerie sono punturate per dargli un gusto classico e le rifiniture sono tutte in acciaio».

L’avventura è iniziata a marzo 2023, ma già la domanda supera l’offerta. «Ne abbiamo già vendute diverse – afferma Silvestroni – e siamo al lavoro su altri scafi; il punto di forza del Boston Whaler è che si tratta una barca che serve per andare al fare il bagno, per vivere il mare al meglio ed ha una abitabilità di molto superiore ad un gommone; per via del ridotto pescaggio, - continua - possono andare ovunque, dalla spiaggia, alla caletta, ai pontili delle ville. Io cerco di dare quell’allure, quello stile italiano che le maestranze sarde riescono a realizzare». Parlando del futuro Silvestroni ha le idee molto chiare e obiettivi ambiziosi. «Vendere più barche e stringere accordi con grandi cantieri navali affinché le mie creazioni siano scelte come tender per i loro yacht. Parallelamente verrà creata una capsule collection ovvero una piccola collezione di vestiti e accessori a tema e che rappresenti l’essenza del Boston Guy, quindi di ragazzi dal profilo basso, elegante, che vivono il mare in tutte le sue declinazioni».

In Primo Piano
Siccità e ambiente

Mario Tozzi: «La Sardegna è il luogo ideale per le rinnovabili»

di Paolo Ardovino
Le nostre iniziative